Infatti ho preferito finirlo in fretta, ora ho bisogno di qualcosa di più allegro . Anche se la lettura mi è comunque piaciuta per le ragioni già esposte sopra.se sei di umore un po' uggioso e moscio come la giornata
@darida non leggere!"Lascia fra noi un buco bluastro"
Grazie Francesca, questa frase aveva colpito anche me ma poi mi ero dimenticata di postarla.Superiorità dell'immagini sul reale. Il reale necessita di interpretazione per restare reale
Pensavo... Chissà se la Reza ha menzionato proprio la gita scolastica perché la pensa nello stesso modo? Però la collega che ride in faccia al prof che vuole far comportare in modo serio i suoi alunni mi aveva deluso, ma essendo l'autrice di origini ebraiche ho pensato che non lo avesse scritto con cattiveria, forse era proprio per far capire che non è il caso di fare una gita in un posto che invece ha bisogno di essere visitato con rispetto e sacralità.Ad Auschwitz non si fa la gita
Confesso che le pagine su Auschwitz mi hanno infastidito e disturbato parecchio. Non sono riuscita a capire se la Reza intendeva criticare il modo di fare turismo ad Auschwitz (“gente in tenuta semibalneare, canottiere, sneakers colorare, pantaloncini, tutine, abitini a fiori”) o se invece si è limitata alla descrizione. Non mi è chiaro se la sua descrizione fosse una critica o semplicemente il racconto della realtà. Rimane il fatto che il suo protagonista si comporta in modo indecoroso durante la visita al lager. E anche gli altri della famiglia non mi sono sembrati particolarmente coinvolti.Pensavo... Chissà se la Reza ha menzionato proprio la gita scolastica perché la pensa nello stesso modo? Però la collega che ride in faccia al prof che vuole far comportare in modo serio i suoi alunni mi aveva deluso, ma essendo l'autrice di origini ebraiche ho pensato che non lo avesse scritto con cattiveria, forse era proprio per far capire che non è il caso di fare una gita in un posto che invece ha bisogno di essere visitato con rispetto e sacralità.
Credo, o meglio, spero che la Reza abbia pensato che la semplice descrizione, senza moralismo e critiche dirette, potesse lo stesso bastare ad un lettore attento e sensibile, come noi, per indignarsi verso la mancanza di rispetto da parte dei turisti. Che poi chissà se qualcuno va davvero vestito così .Non mi è chiaro se la sua descrizione fosse una critica o semplicemente il racconto della realtà.
Infastidito pure a me, disturbato meno perché avevo letto la trama su Ibs quindi ero già preparata. Da Serge poi mi aspettavo un comportamento simile consono al suo carattere. Probabilmente non deve risultare simpatico anche per non far provare pietà per lui sul finale. Anche se poi quando si preoccupa per la figlia viene fuori la sua umanità.Confesso che le pagine su Auschwitz mi hanno infastidito e disturbato parecchio.