MonicaSo
Well-known member
Non sono proprio d'accordo... non si può confondere un Filippo Lippi con un Raffaello... è proprio impossibile, eppure sono entrambi pittori classici.Comunque nel 16 Bloom dice la sua data di nascita, confermo, ha 38 anni
Questo capitolo sembra scorrere abbastanza, ma sono all'inizio.
Con Joyce non si può mai sapere cosa si nasconde dietro la pagina successiva.
E credo che la sua grandezza sia anche nello stupire il lettore.
Non so , mi viene da paragonare questo libro ad un'opera d'arte moderna.
Quanti quadri di arte classica abbiamo visto in vita nostra di cui ammiriamo la bellezza?
Pensiamo all'arte sacra... quante Madonne con il bambino abbiamo visto? Oppure quante scene di battaglia ci è capitato di vedere? Li per li ne siamo estasiati, ma poi le confondiamo , le dimentichiamo.
Invece prendiamo la Guernica di Picasso, come si fa a dimenticarla? Eppure Picasso avrebbe potuto dipingerla benissimo secondo i canoni classici.
Ecco Joyce è stato un pioniere del raccontare in modo alternativo, ha giocato, sperimentato.
Se l'Ulisse fosse stato più corto, più comprensibile, probabilmente non sarebbe stato così grande.
Io lo sto apprezzando, è un libro coraggioso.
E comunque il fatto che infastidisca fa parte del gioco e a me piace giocare
Guernica è un capolavoro perché non ha bisogno di spiegazione, ti entra dentro e ti trasmette qualcosa senza bisogno di un critico d'arte che te la spieghi: questa è arte vera.
Qui ci troviamo di fronte a uno scrittore che dovrebbe scrivere per comunicare... ma per capirlo abbiamo bisogno di spiegazioni e interpretazioni infinite... e comunque non lo capiamo.
È arte?
Secondo me no.
Che cos'è?
Credo provocazione, esperimento, vanagloria supponenza... presa in giro di chi legge.
Finirò questa lettura? Sicuramente sì, per non darla vinta a Joyce.
(ma non mi troverà mai più)