Eyre, Richard - Il verdetto (The Children Act)

Ondine

Logopedista nei sogni
PRESENZA SPOILER (LEGGERE DOPO AVER VISTO IL FILM)

Il film in alcuni particolari è diverso dal romanzo, la caratterizzazione dei personaggi è abbastanza fedele al romanzo anche se le pagine scritte acuiscono le emozioni dei due protagonisti. L'ambientazione e la fotografia sono volutamente fredde, come a voler essere un vestito sull'animo di Fiona che però ad un certo punto non riuscirà più a coprire le sue emozioni. Fiona oltrepassa il protocollo andando a parlare con Adam e in quel momento "the children act" si rompe, il giudice Fiona Maye razionalmente vuole rendersi conto personalmente se la decisione di Adam di non accettare il trattamento terapeutico è consapevole oppure condizionata dall'ambiente familiare e religioso in cui è cresciuto ma accade qualcosa di insospettabile. Adam è un ragazzo diverso da quello che la donna si aspettava e ne rimane affascinata, nell'incontro in ospedale Fiona non riesce a mantenere le distanze, Fiona sta attraversando un suo momento di fragilità personale e si dimostra empatica con Adam, in quel momento è Fiona e non il giudice Fiona Maye della sezione famiglia. C'è un momento impercettibile in cui l'assistente sociale esprime con un cenno della testa il proprio dissenso per quello che sta accadendo. Fiona a fine incontro giudica Adam (minorenne ancora per pochi mesi) immaturo per decidere autonomamente e lo obbliga alla trasfusione (secondo me è Fiona che vuole che Adam viva, il suo verdetto è compromesso dallo sconvolgimento che l'incontro con il ragazzo ha prodotto in lei). Adam vive una rinascita, non è più fascinato da una morte eroica, prende coscienza dell'ambiente familiare soffocante e dell'ipocrisia dei suoi genitori che non si sono compromessi dinanzi alla comunità religiosa, ha bisogno d'amore e nutre adesso per la donna che lo ha risvegliato dal torpore una passione mai conosciuta prima. Fiona non risponde alle sue lettere, spaventata da quello che lei stessa potrebbe provare. Penso che il fatto di non rispondere alle lettere di Adam sia stata una crudeltà, una mancanza di responsabilità perché si è esposta per un suo bisogno del momento e senza pensare alle conseguenze, l'ho trovata indifendibile. Quando è entrata per la prima volta nel mondo di Adam si è tolta gli abiti da giudice, si è fatta coinvolgere probabilmente perché ha ritrovato per un attimo con Adam un entusiasmo perso, e poi lo ha allontanato freddamente. Nel caso di Fiona e Adam la responsabilità di Fiona finisce all'interno dell'aula di tribunale una volta emesso il verdetto? Si può davvero ritenere la donna esente da una responsabilità nei confronti del ragazzo quando lei stessa ha oltrepassato il limite, seppur fragile? Il momento in cui lei canta e lui suona i versi della poesia è cruciale perché spezza i confini fissi, toglie le barriere. Bisogna fare attenzione con la poesia, quando condivisa tra due persone, quando viene dedicata, perché l'arte ha il potere di arrivare al cuore. Mi sono sentita coinvolta e forse il mio commento non è del tutto obiettivo. Ho scritto d'istinto.
 
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