316° MG - Mia cugina Rachele di Daphne du Maurier

Ondine

Logopedista nei sogni
Domani io e MonicaSo cominceremo la lettura di questo romanzo, un classico della letteratura gotica.
Non anticipo la trama per lasciare la suspense.
Ho visto la trasposizione cinematografica di Roger Michell e mi è piaciuta molto.
La storia ha le sue origini in un ritratto di Rachel Carew, ad Antony House in Cornovaglia, che du Maurier vide e prese come ispirazione.
 
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Ho scoperto che esiste anche una trasposizione cinematografica di Henry Koster del 1952 con Richard Burton e Olivia de Havilland!
 

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Ho letto fino al capitolo 5.
L'immagine di apertura è impressionante ed io l'ho intesa come la tragica rappresentazione del sentimento di colpa che prova Philip nei confronti di Rachel, infatti dice che scoprirà in purgatorio se Rachel è colpevole o innocente. Il cugino Ambrose gli fa vedere come muore un assassino come per un avvertimento affinché Ambrose stesso e Philip conducano una vita giusta. Non capisco la ritrosia di Ambrose nei confronti delle donne, forse per una sua timidezza però anche il padrino Nick Kendall avverte Philip sul fatto che ci sono donne che, senza alcuna colpa, causano una calamità, come se ci fosse stato un pregresso all'interno della famiglia. Mi fa tenerezza Philip quando viene lasciato da solo a causa dei viaggi di Ambrose verso luoghi caldi e secchi per curare i reumatismi e comprendo l'iniziale diffidenza nei confronti di Rachel soprattutto per il contenuto delle ultime lettere scritte da Ambrose. Comincia ad aleggiare un sospetto in Philip e secondo me l'autrice dissemina indizi in questo senso: il maggiociondolo con i suoi baccelli. C'è un bel clima di tensione, mi piace.
 

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Ho letto fino al capitolo 10.
Mi ha impressionato la fusione di identità tra Ambrose e Philip, Philip si sente come Ambrose fisicamente e psicologicamente e questa percezione mistica mi sembra sia un presagio del cambiamento che il ragazzo subirà dopo aver incontrato Rachel. Louise nella preparazione della casa per accogliere Rachel mi sembra stia fantasticando su un possibile futuro matrimonio tra lei e Philip, mi fa tenerezza la ragazza. Philip mostra tutta la sua inesperienza nei confronti delle donne, non percepisce che Louise è innamorata di lui e le parla come parlerebbe ad un amico e pensa poi di accogliere Rachel solamente per metterla in difficoltà. Non sa che Rachel è una donna con una sua storia, strutturata, e infatti sarà Rachel ad invertire la situazione pianificando il loro primo incontro come voleva lei, è lei la protagonista della scena nella stanza blu.
 

MonicaSo

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Io sono arrivata al cap 9
Mi aspettavo una Rachele diversa, devo dire che la prima impressione è buona... e mi sa che farà conquiste...
 

MonicaSo

Well-known member
Ma non ti sembra di respirare un'aria un po' da " Cime tempestose"?
 

Ondine

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Sì, la stessa ambientazione gotica anche se qui c'è più un taglio mystery.
Sono arrivata al capitolo 15.
Il velo che Rachel porta è simbolo della sua vedovanza ma a me sembra essere anche un qualcosa che la protegge dagli sguardi e che potrebbe nascondere la sua vera identità, mi inquieta questo velo che secondo me è un dettaglio simbolicamente importante. Mi chiedo se l'attrazione che Philip inizia a provare nei confronti di Rachel sia frutto di un suo naturale interesse verso di lei o se Philip si sia talmente identificato in Ambrose da voler vivere con Rachel lo stesso sentimento provato da suo cugino verso di lei. Anche Rachel si chiede se c'è una differenza tra Philip e Ambrose. Philip sta dimostrando di vivere le emozioni nelle loro forme eccessive, passa da un estremo all'altro, come quando vorrebbe donare a Rachel ingenti somme di denaro perché è senza sussidio. Il fatto poi che Rachel si offra di dare ripetizioni di italiano per vivere potrebbe avere una doppia lettura, dimostrare che è una donna che vuole lavorare ma anche sapere che per l'epoca una donna che faceva parte di una famiglia di proprietari terrieri non era socialmente accettabile che lavorasse e quindi indirettamente Rachel fa in modo che Philip capisca la sua difficoltà economica e la aiuti senza che lei gli chieda direttamente nulla. Comunque questo romanzo nella descrizione delle scene mi sembra molto teatrale, nell'aspetto positivo del termine, e ho letto che l'autrice è cresciuta in una famiglia di teatranti e che i suoi romanzi hanno la trama e la portata di opere teatrali.
 

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Logopedista nei sogni
Sono arrivata al capitolo 20 ma non ti anticipo nulla, ti dico solamente che la vicenda del colletto di perle mi pone ulteriori dubbi su Rachel. Il gioco di luci ed ombre dato dalle candele lo trovo suggestivo, molto scenico. Sono contenta che anche qui, come in Rebecca, ci sia la presenza di un cagnolino che accompagna i momenti significativi della storia. A proposito di Rebecca, se non lo hai letto e volessi leggerlo te lo posso passare.
 
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MonicaSo

Well-known member
Questa sera ricomincio proprio dal cap 20.
Non so cosa pensare di Rachele: a tratti mi sembra dolce, sincera e a tratti penso che potrebbe capitare di tutto.

Ho letto Rebecca in un GdL tempo fa e mi piacque moltissimo. Anche il film
 

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Ho terminato la lettura e sembra un cerchio che si chiude. Mi è piaciuto l'andamento di scrittura a doppia lettura del comportamento di Rachel e mi è piaciuta la presenza di simbolismi e segnali che in qualche modo sembrano preannunciare gli eventi che si verificheranno poi. Grazie Monica per avermi dato modo di rileggerlo, da sola non so se mi sarei decisa. Mi rimangono diversi interrogativi che credo siano un effetto voluto da Daphne.
 

MonicaSo

Well-known member
Finito anche io.
Quindi resteremo per sempre con il dubbio sulla vera personalità della cugina.
È stato tutto un altalenarsi di pensieri, una vera e propria opinione su Rachele non sono riuscita a farmela... brava la Du Maurier. Leggerei altro di suo, non c'è due senza tre
 
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