CXIX GdL - Attentato di Amélie Nothomb

Ondine

Logopedista nei sogni
Inizierà sabato 12 agosto e i partecipanti saranno:

alevale
darida
estersable88
francesca
isola74
Minerva6
MonicaSo
Ondine
Roberto89

La prima volta che mi sono guardato allo specchio, mi è venuto da ridere: non credevo di essere io. Adesso, quando vedo il mio riflesso, rido: so che sono io.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Buongiorno, sì darida, diciamo che dopo colazione non era il momento migliore :mrgreen:
A parte gli scherzi, per me è una seconda lettura ma lo rileggo molto molto volentieri con voi!
A me è piaciuto moltissimo e ci sono delle frasi che vorrei riportare e che mi fanno ammirare il protagonista che, nonostante la mostruosità del suo fisico, si dimostra una persona autoironica e simpatica (Amélie non si è accontentata di descrivere un personaggio con una deformità ma doveva, come spesso fa, eccedere e sconfinare nell'assurdo però questo mi piace).

Scruto il volto dei passanti alla ricerca dell’istante magico in cui entrerò nel loro raggio visivo: adoro le loro reazioni, adoro il terrore dell’uno, il moto di disgusto dell’altro, adoro quello che distoglie lo sguardo per il fastidio, adoro la fascinazione infantile di chi non riesce a staccarmi gli occhi di dosso. Vorrei gridare loro: "E mi vedete solo la faccia! Se poteste contemplare il mio corpo, allora sì che vi farei effetto!"

Avevo visto un annuncio sul giornale: "Casting: cercasi uomo brutto per film d’arte". La sobrietà del testo mi era piaciuta, di quell'uomo non si
precisava né la razza né l’età desiderate. "Brutto" e basta. La cosa mi stuzzicava. Nessun altro aggettivo. L'allusione al "film d’arte" mi lasciò perplesso: non era un pleonasmo? Un istante dopo, pensavo che poteva esserlo, ma non lo era. Molti lungometraggi e cortometraggi potevano attestarlo. Mi recai nel luogo indicato.
– No, signore. Giriamo un film d'arte, non un film dell'orrore – mi disse una signora.
Non sapevo che i casting servissero a insultare le persone.
 

MonicaSo

Well-known member
Iniziato
Comunque è sempre la solita storia: il brutto è attirato dalla bellissima, alla bellissima piace il bello... come nella realtà
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Ho letto poche pagine, sono all'incontro con l'attrice. C'è un rimando alla storia di Quasimodo (il gobbo di notre dame) e una interessante quanto breve riflessione sul fatto che lui poi scelga una bellissima, quasi una cosa scontata. Ma si sa che le storie Disney non sono storie di uomini e principi ma storie di ragazze e principesse.
Comunque l'autrice dice: "È lui che dovrebbe mostrarci la superiorità della bellezza interiore rispetto alla bellezza visibile innamorandosi magari di una vecchia sdentata." Ma in realtà è lei, attraverso lui, a mostrarcelo, quindi non vedo il punto.

La descrizione del protagonista non mi ha infastidito, anzi la trovo eccessivamente piena di particolari per renderlo brutto e disgustoso, tanto che non lo sento più né reale né surreale, è solo volutamente esagerato.
Parlando invece della psicologia del personaggio, al solito la Nothomb crea personaggi che hanno un rapporto particolare o difficile col loro corpo. In questo caso lui sembra prenderla molto alla leggera, anzi ne ha fatto quasi un cavallo di battaglia, porta la sua bruttezza senza farsene un problema, se gli altri sono disgustati, il problema è loro, non suo.
 

isola74

Lonely member
Ho iniziato anche io e sono quasi a metà.
Non mi ha disturbato la descrizione del protagonista né la sua volontà e mostrarsi orrendo ....
ma ancora non riesco a decidere se mi sta piacendo o meno
 

darida

Well-known member
Buon pomeriggio!
Superato il disgusto per la super acne!😜( Però ci sto ancora pensando 😅) Sono entrata nella modalità giusta per leggere questa autrice,di cui apprezzo,anche se con sempre meno stupore,il lato grottesco.
Mi piace l'autoironia del protagonista e la sua follia

Sono arrivata a quando si propone per fare il modello di... bruttezza
Anche le citazioni e i rimandi sono sempre graditi,così come i termini nuovi che scopro ad ogni lettura, veri o immaginari che siano 😊
 

isola74

Lonely member
Finito.
E ancora non ho deciso se mi sia piaciuto o meno.
Credo che il libro sia "schizofrenico" come il protagonista: alterna momenti geniali e profondi a momenti assurdamente folli.
La scrittura- così come lo stile- sono senz'altro adatti al genere (grottesco?)
La trama però mi è sembrata un po' uno scopiazzamento tra Notre Dame e Cyrano.
Sono contenta di averlo letto e ringrazio Ondine senza la quale non lo avrei fatto
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Grazie a te isola per aver accolto l'invito :)
La Nothomb in alcuni romanzi si diverte a rivisitare alcuni classici, per esempio lo ha fatto anche in Barbablù che anche è molto bello, sempre secondo me s'intende!
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Epiphane nel viaggio in aereo verso il Giappone scrive delle pagine bellissime, la sua ironia e la sua vivacità intellettuale mi affascinano. Trova il coraggio di parlare del suo amore solo a distanza, lo comprendo molto bene. Non credo però che sia stata una buona idea parlare male nei fax del suo rivale in amore, solitamente in questi casi si ottiene l'effetto opposto, credo, ma non ho esperienza in merito. Ethel poi secondo me non legge nemmeno i suoi fax talmente è presa da Xavier.
 
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Ondine

Logopedista nei sogni
Comunque l'autrice dice: "È lui che dovrebbe mostrarci la superiorità della bellezza interiore rispetto alla bellezza visibile innamorandosi magari di una vecchia sdentata." Ma in realtà è lei, attraverso lui, a mostrarcelo, quindi non vedo il punto.
Sono contenta che tu abbia sollevato questo punto su cui mi sono fatta una mia personale idea: l'autrice ribalta l'immagine di Quasimodo il quale, secondo lei, innamorandosi di Esmeralda dimostra di fermarsi all'aspetto esteriore per cui non ha l'anima così pura come Victor Hugo vorrebbe farci credere (il romanzo di Victor Hugo sottolineo però che non l'ho letto e dò per buono quello che ci dice Amélie). In che senso scrivi che invece è Ethel, attraverso lui, a mostrarci la superiorità della bellezza interiore rispetto alla bellezza visibile? Perchè accetta l'amicizia di lui? In questo senso? Mi interessa molto questo punto.
 
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isola74

Lonely member
Anch'io ho interpretato le parole dell'autrice come un ribaltamento del luogo comune secondo cui la vera bellezza è quella interiore.
Dice esattamente questo: Quasimodo non è diverso da tutti gli altri perché si innamora della bella zingara (banalmente)...
di conseguenza chi lo deride ed è spaventato da lui è giustificato
 

isola74

Lonely member
In che senso scrivi che invece è Ethel, attraverso lui, a mostrarci la superiorità della bellezza interiore rispetto alla bellezza visibile? Perchè accetta l'amicizia di lui? In questo senso? Mi interessa molto questo punto.
Io avevo pensato che Roberto con "lei" si riferisse all'autrice non a Ethel 🤷‍♀️
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Buongiorno. Quando parlavo di "lei" intendevo la bella e la bestia. L'autrice dice che lui dovrebbe essere meno banale e scegliere una brutta per sfatare questo mito. Ma nella storia è Belle che supera questo luogo comune vedendo in lui la bellezza interiore, non serve che lo faccia lui.
 
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