306° MG - I nomi epiceni di Amélie Nothomb

Roberto89

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Finito. Quello che non mi piace dei romanzi più "seri" della Nothomb, quelli con una trama definita, è che non si cura di spiegare tante piccole cose che però sono importanti per capire i personaggi. Restano tante domande aperte sui personaggi e sui loro perché, e mi dispiace perché da un lato dà leggerezza alla trama e ai temi trattati, dall'altra però si perdono le motivazioni più profonde della storia, quei piccoli tasselli che rendono tutto credibile.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Forse vuole lasciare posto ad una libera interpretazione, a me non dispiace questo.
Questo finale non me l'aspettavo, il finale più spiazzante tra i suoi che ho letto finora. Mi piace il fatto che non ci sia nessuna morale.
 

MonicaSo

Well-known member
Finito. Nessuna morale, hai ragione. A volte, leggendo la Nothomb, mi sembra di leggere una favola dei fratelli Grimm o di Perrault... padri e madri che abbandonano i figli, matrigne cattive, streghe che mangiano i bambini, ragazzini che tagliano la testa agli orchi...
 
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Roberto89

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Finito. Nessuna morale, hai ragione. A volte, leggendo la Nothomb, mi sembra di leggere una favola dei fratelli Grimmo di Perrault... padri e madri che abbandonano i figli, matrigne cattive, streghe che mangiano i bambini, ragazzini che tagliano la testa agli orchi...
Sì ha questo approccio leggero che comunque ripensandoci non guasta. Alla fine anche se resto qualche domanda il libro è breve quindi non è lo stesso che avere domande alla fine di un libro di 300 o più pagine
 

MonicaSo

Well-known member
Non conosco la biografia della Nothomb, prima o poi colmerò la lacuna, immagino un rapporto difficile con i genitori
 

MonicaSo

Well-known member
Però sono tutti adolescenti non solo problematici ma proprio incattiviti... forse la Nothomb scrive per sfogarsi, tirare fuori la rabbia che ha provato da ragazzina
 
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