E' la storia romanzata dell'amore che legherà il pittore Claude Monet alla giovane Camille Doncieux, che sarà la sua modella in molti quadri da quello che dà origine al titolo a quello che la ritrarrà nel letto di morte poco prima di morire a 32 anni.
Le vicende della storia d'amore tormentata si lega a quella del circolo di pittori e amici che nella Parigi degli anni '60 dell'800 si ritrovavano a dipingere nell'atelier di Bazille o en plein air oppure nei villaggi nei dintorni di Parigi. In questa fucina di grandi talenti si distinguevano, oltre che a Monet e Bazille, Renoir, Manet, Sisley, Pissarro, Degas, Cezanne, Caillebotte. La storia prosegue fino al secondo matrimonio dell'artista descrivendo le sue vicende familiari sin dalle origini della sua infanzia a Le Havre.
Il romanzo non è scritto male ma alla fine lascia un po' l'amaro in bocca perchè tutto quello che viene descritto, al di là delle notizie biografiche che tutti conoscono, è frutto della fantasia dell'autrice. Non è che amo molto arrivare alla fine di un racconto che vede protagonisti dei personaggi realmente esistiti e scoprire che molte delle cose che sono scritte sono pura fantasia o deduzioni arbitrarie dellautrice. Per cui non lo boccio ma neanche lo promuovo, un 5/6 di scolastica memoria ci sta tutto.
Le vicende della storia d'amore tormentata si lega a quella del circolo di pittori e amici che nella Parigi degli anni '60 dell'800 si ritrovavano a dipingere nell'atelier di Bazille o en plein air oppure nei villaggi nei dintorni di Parigi. In questa fucina di grandi talenti si distinguevano, oltre che a Monet e Bazille, Renoir, Manet, Sisley, Pissarro, Degas, Cezanne, Caillebotte. La storia prosegue fino al secondo matrimonio dell'artista descrivendo le sue vicende familiari sin dalle origini della sua infanzia a Le Havre.
Il romanzo non è scritto male ma alla fine lascia un po' l'amaro in bocca perchè tutto quello che viene descritto, al di là delle notizie biografiche che tutti conoscono, è frutto della fantasia dell'autrice. Non è che amo molto arrivare alla fine di un racconto che vede protagonisti dei personaggi realmente esistiti e scoprire che molte delle cose che sono scritte sono pura fantasia o deduzioni arbitrarie dellautrice. Per cui non lo boccio ma neanche lo promuovo, un 5/6 di scolastica memoria ci sta tutto.