Bruckner, Karl - Il gran sole di Hiroshima

Dorylis

Fantastic Member
Il gran sole di Hiroshima è un romanzo di Karl Bruckner.
L'autore descrive la storia di Sadako, una bambina giapponese sopravvissuta all'esplosione nucleare di Hiroshima.
Il romanzo comincia descrivendo il periodo di miseria che ci fu in tutto il Giappone causato dalla Seconda guerra mondiale. Ogni giorno Sadako e Shigeo Sasaki, due bambini, fratello e sorella, quattro e undici anni, andavano a passeggiare per la città per non pensare alla fame e alla miseria di quel periodo. Intanto stava procedendo, da parte degli statunitensi, la preparazione della bomba atomica della quale erano in pochi a conoscenza. Ogni giorno i due ragazzi andavano in giro, forse anche per cercare del cibo, pensando al fatto che mangiavano una sola volta al giorno. Ogni giorno passavano aerei statunitensi sopra alla città di Hiroshima e gli abitanti ormai erano abituati a questi rumori di motore da non farne più caso. Infatti la sirena che avvisava l'arrivo degli aerei da bombardamenti ormai non si metteva in funzione. Nemmeno quella mattina del 6 agosto del 1945 si accesero le sirene, infatti tutti videro l'aereo passare senza preoccuparsi. Quell'aereo, battezzato "Enola Gay" dal suo pilota-generale Tibbets (in onore della madre), fu diretto verso Hiroshima secondo il programma della missione impartito all'equipaggio, ignaro delle reali conseguenze del bombardamento. Quella mattina Sadako e Shigeo stavano andando a prendere un po' di cibo e, essendosi stancati, andarono a fare una passeggiata in un parco. L'obiettivo del "Progetto Manhattan"� fu quello di generare il massimo effetto distruttivo ottenendo la resa del Giappone e la pace tra i due paesi. I due bambini riuscirono a sopravvivere, non essendosi bruciati esternamente. Il loro padre si arruolò obbligatoriamente nell'esercito giapponese e venne dato per disperso, ma qualche giorno dopo il trattato di pace, essendo finita la guerra, lui tornò trovando la moglie, i due bambini e nient'altro. Ora vivono in una baracca ma con un po' di fortuna e di furbizia, la famiglia riesce a sopravvivere al momento di crisi. Passati i dieci anni dalla grande folgore, l'ormai grande Sadako, partecipa ad una staffetta in bicicletta da Tokyo a Hiroshima. Ma dopo la gara, Sadako si sente male e viene portata in ospedale, è malata a causa degli effetti provocati dalle radiazioni della bomba atomica. Dopo qualche mese trascorso in ospedale, la ragazza muore spalancando gli occhi e contemplando il cielo, nel suo eterno splendore.

Un libro molto bello e allo stesso tempo commovente che fa capire come ancora certe persone si trovano in questo mondo di povertà e malattia.Consigliato sia ai grandi che ai piccoli.. 8/10
 
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Lois Lane

Young Member
Hroshima , nell'estate del 1945 è una grande città giapponese, che la guerra ha trasformato in una immensa officina militare. E' sempre stata risparmiata dai bombadamenti degli americani , ma la vita non è facile; quasi tutti gli uomini validi sono sotto le armi , i viveri sono scarsi , donne e ragazzi sono impiegati in attività secondarie nelle industrie di guerra . Scigheo e Sadako , dieci e quattro anni , sono troppo piccoli per lavorare , e la guerra non ha tolto loro del tutto la spensieratezza dell'infanzia , anche se sono spesso affamati e soli perchè il padre è soldato e la madre lavora in una officina. Il romanzo si snoda alternando gli scorci di vita dei ragazzi e degli abitanti della città, con la preparazione della missione che porterà allo sganciamento della prima atomica. Il 6 agosto un bombardiere americano lancia sulla città una bomba di proporzioni ridotte , di cui si ignora tutto. Improvvisamente una luce abbagliante avvolge Hiroshima, un calore indescrivibile si sprigiona ovunque mostruoso , apocalittico. Morte ed orrore piombano sulla città , riducendola in un ammasso di rovine fumanti. Scigheo e Sadako , che stavano giocando nel parco , si salvano e riescono miracolosamente a ricongiurgersi alla madre , scampata anch'essa alla tragedia. anche il padre dei ragazzi , tornato dal fronte si ricongiunge alla famigli , accampata alla meglioi tra le rovine. Passano gli anni , la miseria della guerra finisce . Sadako ha quattordici anni e vince una gara di bicicletta . E' dunque nel fiore della giovinezza e delle speranze. Ma la bomba non ha smesso di uccidere . Le radiazioni hanno minato tante creature e anche Sadako non soppraviverà.
E' un libro molto significativo e triste , è scorrevole e appassionante. Leggetelo!
 

ila78

Well-known member
Come ultimamente mi accade spesso, la scelta di un libro è influenzata da un "fattore esterno", sarà che non ho "desideri" letterari incombenti quindi quando devo scegliere una nuova lettura mi affido al caro vecchio algoritmo di Amazon, così ho fatto anche questa volta. Bhe, il caro vecchio algoritmo mi ha fatto scoprire un piccolo, antico (è degli anni 60) gioiellino.
L'ho divorato in un giorno (è breve) e mentre lo leggevo mi chiedevo perché ai ragazzini alle medie continuino ad "appioppare" libri e film sulla Shoa, con tutto il rispetto possibile, e si continuino a ignorare altre tragedie dell'umanità, Hiroshima è una di queste. Io alla veneranda età di 41 ignoravo quasi tutto: ignoravo che il pilota dell'aereo che sganciò la bomba lo battezzò col nome di sua mamma (Enola Gay), ignoravo che, piloti copiloti e tutto l'equipaggio non avessero la più pallida idea di cosa stavano andando a fare, o meglio, dell'ENTITA' di quello che stavano andando a fare, ignoravo che l'atomica viene "paracadutata" sull'obiettivo quindi i poverini che stanno sotto hanno il tempo di vederla , nel libro sono numerosi i punti di vista dei cittadini di Hiroschima, che un attimo prima della tragedia, vedono una "cosa" nel cielo attaccata a un paracadute, la maggior parte pensa sia un uomo ed è, in generale, il loro ultimo pensiero. Perchè tutto ciò è affidato alla "cultura personale" che ognuno decide di farsi? Non lo trovo giusto.
A parte le polemiche storico sociali è un libro bellissimo, toccante e che fa riflettere in molti punti. Ne consiglio assolutamente la lettura.
 
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