Poirot
b
Una dimora nobiliare, un capanno nel bosco, una donna giovane e bella, un marito aristocratico ma invalido, un guardiacaccia solitario e introverso: sono questi gli ingredienti essenziali di quella miscela esplosiva che fu, per il pubblico di lettori degli anni '30, l'ultimo romanzo di D.H. Lawrence. Pubblicato nl 1928 a Firenze, in edizione privata, grazie all'intelligenza di uno stampatore del tutto indifferente al contenuto intensamente erotico del testo e per nulla preoccupato di un eventuale scandalo, L'amante di Lady Chatterley andò subito a ruba. Osceno, indecente, vergognoso...tuonarono i benpensanti che lo posero sotto sequestro e, successivamente, sotto processo, disturbati dalle forti scene di sesso che il testo proponeva. "Bello, tenero, fragile" lo definì il suo autore che lo difese appassionatamente, convinto nel profondo della purezza dell'eros e dell'innocenza del corpo dell'uomo e del corpo della donna. Nell'amore che scoppia improvviso tra il guardiacaccia e la nobildonna, così tenero e potente da infrangere barriere sociali, culturali e linguistiche, si condensa infatti tutta la forza ideologica di questo scrittore così discusso che, nel narrare e nell'enfatizzare la nascita di una nuova consapevolezza fallica, denuncia provocatoriamente l'impoverimento e la disintegrazione del sesso "bianco": quello moderno, borghese, freddo ed esangue. Mai, prima di allora, un innamoramento era stato descritto in modo così audace e intrigante, così totale e così struggente.
Questo è il quarto di copertina, che condivido in buona parte. Però non so che giudizio dare su questo romanzo: sicuramente mi è piaciuto, però non so. Nella parte iniziale lo definirei un "libro grigio", che non mi ha preso poi molto. Poi, arrivati al punto di svolta, la cosa è diventata più avvolgente e l'ho finito. Se volete una lettura disimpegnata e leggera, ve lo consiglio.
Voto 7/10.
Questo è il quarto di copertina, che condivido in buona parte. Però non so che giudizio dare su questo romanzo: sicuramente mi è piaciuto, però non so. Nella parte iniziale lo definirei un "libro grigio", che non mi ha preso poi molto. Poi, arrivati al punto di svolta, la cosa è diventata più avvolgente e l'ho finito. Se volete una lettura disimpegnata e leggera, ve lo consiglio.
Voto 7/10.
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