Max Barabander è un uomo d'affari, loschi, ebreo argentino non osservante, che torna a Varsavia dopo la morte del figlio per recuperare le sue radici ma anche la potenza sessuale che ha perso. Entra in un mondo che aveva dimenticato fatto di ferree regole religiose e lui capace di ogni menzogna ed inganno riesce a costruire delle situazioni tali per le quali sembrerebbe non ci sia via d'uscita.
E' un bellissimo tardo romanzo del premio nobel yiddish americano che riesce a raccontare una storia strordinaria carica di erotismo ma anche di spiritualità e di ricerca di sè, con ironia e grande attenzione ai personaggi e ai fatti. Singer secondo me è uno dei migliori "raccontatori" di storie che abbia letto e anche questa opera lo conferma, pur essendo intrisa di spirito ebraico riesce ad essere riconosciuta ed amata anche da chi dell'ebraismo conosce poco e nulla. La traduzione del titolo sarebbe più corretta in "Feccia" che è quella dove si muove il nostro protagonista.
E' un bellissimo tardo romanzo del premio nobel yiddish americano che riesce a raccontare una storia strordinaria carica di erotismo ma anche di spiritualità e di ricerca di sè, con ironia e grande attenzione ai personaggi e ai fatti. Singer secondo me è uno dei migliori "raccontatori" di storie che abbia letto e anche questa opera lo conferma, pur essendo intrisa di spirito ebraico riesce ad essere riconosciuta ed amata anche da chi dell'ebraismo conosce poco e nulla. La traduzione del titolo sarebbe più corretta in "Feccia" che è quella dove si muove il nostro protagonista.