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La Biblioteca (anche nota come Myriobiblon, "mille libri") è una rassegna bizantina di opere letterarie greche e bizantine redatta dal patriarca Fozio I di Costantinopoli.
È una raccolta di notizie ed epitomi (ossia riassunti) di altri testi, tra i quali vi sono diverse opere di Erodoto e del patriarca Niceforo I di Costantinopoli (806-815). Le epitomi, che sono 279, sono chiamate codici. L'opera inizia e si conclude con due lettere di Fozio spedite al fratello Tarasio.
Per molti autori antichi, le epitomi raccolte nella Biblioteca costituiscono tutto ciò che oggi resta delle loro opere: un esempio sono i romanzi di Antonio Diogene e dello scrittore erotico Giamblico.
È una raccolta di notizie ed epitomi (ossia riassunti) di altri testi, tra i quali vi sono diverse opere di Erodoto e del patriarca Niceforo I di Costantinopoli (806-815). Le epitomi, che sono 279, sono chiamate codici. L'opera inizia e si conclude con due lettere di Fozio spedite al fratello Tarasio.
Per molti autori antichi, le epitomi raccolte nella Biblioteca costituiscono tutto ciò che oggi resta delle loro opere: un esempio sono i romanzi di Antonio Diogene e dello scrittore erotico Giamblico.
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