Ripley, Alexandra - Rossella

Dorylis

Fantastic Member
**CANCELLATO CONTENUTO WIKI NON AFFIDABILE**

Seguito ideale di Via col vento di Margareth Mitchell , è scritto molto bene e non presenta grandi differenze da quello originale.
 

lisse74

New member
Vedo solo ora questo topic...io ho finito il romanzo un paio di settimane fa....e ho fatto una gran fatica.
Dove hai preso questa sintesi della trama? A me sembra molto inesatta. O mi sono addormentata io mentre leggevo (molto probabile!) oppure...boh!
Le cattive condizioni di salute di Suellen? E quando? L'omicidio? La condanna a morte per impiccagione? Nella copia che ho letto io tutto questo non c'era...

Mi permetto di dissentire anche sulla recensione: io l'ho trovato prolisso, noioso, completamente avulso da Via col vento, a tratti irritante e per nulla corrispondente ad esso.
 

zaratia

Sideshow
lisse74 ha scritto:
Vedo solo ora questo topic...io ho finito il romanzo un paio di settimane fa....e ho fatto una gran fatica.
Dove hai preso questa sintesi della trama? A me sembra molto inesatta. O mi sono addormentata io mentre leggevo (molto probabile!) oppure...boh!
Le cattive condizioni di salute di Suellen? E quando? L'omicidio? La condanna a morte per impiccagione? Nella copia che ho letto io tutto questo non c'era...

Mi permetto di dissentire anche sulla recensione: io l'ho trovato prolisso, noioso, completamente avulso da Via col vento, a tratti irritante e per nulla corrispondente ad esso.

è copiato tal quale da wikipedia:

Codice:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rossella_(romanzo)

possibile che la trama sia sbagliata, la wikipedia è scritta da normali utenti e quindi il contenuto non è sempre affidabile! Se la trama di dorylis è sbagliata correggila tu.. :wink: io il libro non l'ho letto.

se è davvero sbagliata allora serva da lezione: non si copia un recensione senza nemmeno leggerla o senza avere letto il libro...

ciao,

matt
 

zaratia

Sideshow
ecco le note di copertina:

Un emozionante romanzo in cui rivivono, in tutto il loro fascino, lo scenario, i personaggi, i motivi di uno dei libri e dei film più amati di tutti i tempi: Via col ventoâ. Avvolti dalla magica atmosfera del Sud - prima sullo sfondo di Atlanta, poi in una Charleston prostrata dalla crisi economica ma effervescente di balli, feste, scintillanti occasioni mondane - si muovono e agiscono figure note alla nostra memoria e altre non meno indimenticabili, create o ricreate con mano felice. Torna Rossella, splendida e capricciosa, frivola ed egocentrica, ma anche concreta e abile donna d'affari, decisa a riconquistare la terra perduta e adorata: Tara. E torna il suo amore bruciante, possessivo e tempestoso per il marito Rhett, l'avventuriero, il bevitore, il giocatore d'azzardo, l'uomo prepotente, violento e dolcissimo, che la odia e la ama, la desidera, ma la allontana costantemente da sè. Attorno a loro ruotano Ashley Wilkes, il gentiluomo aristocratico, biondo e irrisoluto per il quale Rossella ancora sintenerisce, le impareggiabili zie zitelle Pauline ed Eulalie; la deliziosa Pansy, petulante e pigra, fedele e ingenua domestica di colore; l'eccentrico Pierre Robillard, vecchissimo nonno di Rossella; la chiassosa tribù dei cugini irlandesi. Pagina dopo pagina, gli eventi si intrecciano agli eventi e i colpi di scena si susseguono in un gioco appassionante (...). In questa saga trascinante e narrata con sorprendente freschezza, perfetta nella ricostruzione storica e degli ambienti, scrupolosa nell’estrema attenzione al dettaglio, l'autrice offre la prova di un'eccezionale capacità narrativa restituendo intatto l'incanto di un'epopea intramontabile.
 
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lisse74

New member
io una trama così (come quella di wikipedia) l'avevo letta su una recensione trovata in giro per il web in inglese, ho letto il romanzo e ho pensato di aver capito male ciò che avevo letto in inglese...ma adesso rivedo qui la stessa cosa...però una spiegazione logica deve esserci, forse inizialmente questa era la trama diffusa dall'editore?

ma come faccio a modificare la trama?

e aggiungo (ma queste aggiunte sono la mia personale critica al romanzo): perfetta ricostruzione storica? impareggiabile zie? ritmo fresco e brioso?...e potrei continuare.... mi sa che io e quello che ha scritto le note abbiamo letto due romanzi diversi :lol:
 
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zaratia

Sideshow
Dicevo... la wikipedia si basa sul principio che uno scrive e molti controllano... se un argmonento è molto diffuso e di grande interesse allora il suo contenuto nel wiki viene controllato da molti utenti e quindi è da ritenersi affidabile. Evidentemente le trame dei libri o di alcuni libri non vengono lette da molti e quindi non sono affidabili... tutto qui!

Sì, non puoi modificare il messaggio di Dorylis (lo farò io), però puoi continuare tu con la recensione! anzi, te ne saremmo grati!!!

:wink:
 
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zaratia

Sideshow
lisse74 ha scritto:
e aggiungo (ma queste aggiunte sono la mia personale critica al romanzo): perfetta ricostruzione storica? impareggiabile zie? ritmo fresco e brioso?...e potrei continuare.... mi sa che io e quello che ha scritto le note abbiamo letto due romanzi diversi :lol:

Beh... quelle che ho riportato io sono le note di copertina... ovvia che diano giudizi di parte :wink:
 

lisse74

New member
spero non vi dispiaccia se incollo qui quello che ho scritto sul mio blog....ma è davvero tutto quello che ho da dire sul romanzo!! (se non va bene provvederò a modificare il post!!)

Le prime righe del romanzo mi hanno riempito di speranza: Rossella è al funerale di Melania, e cerca disperatamente di non pensare al futuro, mentre l'unica persona che l'ha amata e compresa per quello che era, si allontana per sempre. Ma il cauto ottimismo iniziale ben presto si trasforma in disappunto pagina dopo pagina, riga dopo riga.
Tutto sembra fuori posto, come se Rossella (e noi con lei), tornando a casa, avesse aperto la porta di quella sbagliata.
Rossella torna a Tara come aveva detto, ritrova Will e l'odiosa sorella Susele, ma il suo viaggio è breve. Rossella scopre che potrebbe riscattare la quota di Tara di sua sorella minore Carolene, ora che quest'ultima è in convento, e quindi potrebbe tornare ad essere la vera padrona dell'amata tenuta paterna, ma non farà altro che disseminare, qua e là nel corso della trama sforzi, nemmeno tanto convinti, per ricomprare la suddetta quota. Come se questo, che poteva essere il tema portante dell'intera storia (la riconquista di Tara, la sua rinascita, il panico finanziario che sembrava stesse per diffondersi nei primo capitoli, e che poi misteriosamente scompare) fosse una questione secondaria. Beh, certo, meglio dedicare decine di pagine al servizio da the in argento che Rhett riscatta a Boston per sua madre, o al giardino di fiori che Rhett coltiva nella sua tenuta.
E visto che ho nominato Rhett...ben presto scopriamo che lui è a Charleston, e quindi, ci trasferiamo anche noi lì, e abbiamo modo di apprendere che la buona società di Charleston, che aveva messo al bando il tenebroso Mr. Butler tanto tempo fa, adesso lo considera un pilastro della società stessa, uno che da giovane è stato un po' birichino...
Chiedendomi se stavo leggendo il seguito di Vcv oppure la versione charlestoniana di Ritorno al futuro (con tanto di paradossi temporali e realtà alternative), sono andata avanti tra pagine di una melensaggine unica, dove Rhett ignora Rossella, sua mamma l'adora, sua sorella la odia senza motivo e lei continua a ripetere "si vede che mi ama".
Dov'è la nostra pratica, realistica, cinica Rossella? Quella "capace di guardare in faccia le cose, e chiamarle col loro nome"? Non si sa, e forse anche per cercarla, ci spostiamo a Savannah, dove Rossella si scopre incinta dopo una burrascosa notte d'amore con Rhett, causata dal sollievo di scoprirsi vivi dopo il naufragio della barchetta su cui Rhett l'avevo condotta prima che lei partisse per sempre.
A Savannah, per centinaia di pagine non accade nulla. Assolutamente nulla, a meno di non considerare avvenimenti degni di nota Rossella che impara a ballare il reel e Rossella che strapazza il maggiordomo di nonno Robillard. Infine Rossella, annoiata (e non è la sola!), parte per l'Irlanda insieme ad un lontano cugino irlandese, il quale traffica armi per i ribelli che combattono l'occupazione inglese.
Si sarebbe tentati di credere che Rossella si troverÃ* allora coinvolta negli intrighi politici dell'Europa di fine ottocento, e invece, ancora una volta, per pagine e pagine e pagine non accade nulla. Il vuoto.
E il romanzo si trascina così, senza prendere una precisa direzione (storia d'amore? romanzo d'avventura? romanzo storico?) fino alla sua conclusione, fino alle ultime trenta pagine, in cui l'autrice, come se si fosse improvvisamente svegliata, condensa, come per farci contenti visto che l'abbiamo seguita fin lì, gli avvenimenti - alcuni davvero patetici - che latitavano nei capitoli precedenti (attenzione, se non volete sapere come va a finire il romanzo, non leggete oltre!): Rhett divorzia in uno Stato (la Carolina del Sud) dove il divorzio non esiste; si risposa con una donna perchè l'ha compromessa restando con lei fino a notte inoltrata cercando un orfanello smarritosi (davvero, non me lo sto inventando); sua moglie perde due bambini in rapida successione e poi muore; Rossella spedisce la propria governate inglese ad Atlanta convinta che somigli a Melania e riesce - con un oceano di mezzo, e senza aver saputo nulla di Ashley per circa 4 anni - a combinare un matrimonio per quest'ultimo; una rivolta di contandini minaccia Rossella, e dal nulla appare Rhett (sì, lo stesso Rhett che aveva pagato mezzo milione in oro perchè Rossella si levasse di torno), salva lei e sua figlia e le prende con sè, perchè in fondo aveva sempre amato Rossella. Certo, glielo avesse confessato prima (molto prima!) avrebbe risparmiato (a noi, non a Rossella) molteplici sofferenze.
In conclusione, che dire? Il romanzo, che di epico ha solo la sua prolissità, non decolla mai, non ha una sua anima, non ha nè il coraggio di dirci, subito, ciò che volevamo sentire (che nel bene e nel male Rossella e Rhett si appartengono), nè quello di discostarsi completamente dall'amatissimo romanzo che l'ha preceduto e prendere una strada propria. Perciò rimane sospeso, quasi timoroso, cercando di compiacere il lettore con scenette di vita del Sud post-bellico prima, e dell'Irlanda poi, ma senza che tra esse ci sia un vero filo conduttore che rende un'insieme di accadimenti una trama, risultando lento, noioso, inutile.
Peccato.
 
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zaratia

Sideshow
wow! magari dagli una sistematina... ci sono un po' di residui, probabilmente link o tag che sono rimasti... grassie :mrgreen: :mrgreen:
 

Dorylis

Fantastic Member
possibile che la trama sia sbagliata, la wikipedia è scritta da normali utenti e quindi il contenuto non è sempre affidabile! Se la trama di dorylis è sbagliata correggila tu.. io il libro non l'ho letto.

se è davvero sbagliata allora serva da lezione: non si copia un recensione senza nemmeno leggerla o senza avere letto il libro...

Io ho letto la recensione.. L'ho trovata concordante con il libro.. Non mi ricordo l'accusa di impiccaggione rivolta a Rossella (il libro l'ho letto più d 4 anni fa) ma il resto coincide tutto..
 

Ira

Retired member
Rossella, un romanzo che non avrebbe mai dovuto essere scritto non tanto per il contenuto quanto perchè Via Col Vento è un capolavoro inimitabile.
Devo dare atto al grande coraggio di Alexandra Ripley che ha cercato, a volte riuscendoci ad imitare lo stile di Margaret Mitchell. E’ riuscita a farmi proseguire nella lettura, a volte con aspettativa e a farmi arrivare alla fine del suo romanzo.
Rossella non poteva essere diverso da quello che è, in America non c’erano più eventi storici degni di nota pertanto l’autrice non poteva far altro che descrivere la vita di Atlanta, Charleston e Savannah dilungandosi in noiose pagine sui costumi e i pregiudizi dell’aristocrazia.
Inizio più interessante e pieno di aspettative è la parte riguardante la vita in Irlanda. Purtroppo la parte storica e l’opera dei Feniani è trattata in modo superficiale.
Rossella e Rhett, anche loro hanno perso smalto… non sono più i nostri eroi, le loro azioni sono meno accettabili e credibili come la fine del romanzo stesso.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Chi di noi non ha immaginato, almeno una volta, il seguito di un libro che ha amato? Alexandra Ripley ha fatto di più: lo ha scritto. Ha scritto, e di questo coraggio bisogna darle atto, il seguito di uno dei classici più amati di tutti i tempi, “Via col vento” di Margaret Mitchel. Ora, indubbiamente il finale del capolavoro della Mitchel non era certamente lieto ed un seguito, più che auspicabile, era nei progetti della stessa autrice, purtroppo morta prematuramente prima di scriverlo. Tuttavia confesso che, vedendo che era effettivamente stato scritto da un’altra penna, la mia prima reazione è stata di arricciare il naso, perplessità confermata dalle recensioni negative che ne avevo letto. Forse sono state proprio le mie basse aspettative a portarmi, a lettura ultimata, a non consigliare né sconsigliare questo libro: onestamente dirò che non è bellissimo, ma è meno peggio di quanto mi aspettassi. La scrittura della Ripley, più da romanzo rosa che da romanzo storico, non dà all’opera nulla della forza, della profondità e del trasporto che troviamo in “Via col vento”; la storia, in alcuni punti di una banalità quasi offensiva del romanzo principale, è a tratti troppo mirabolante per risultare verosimile… inoltre trovo che l’autrice si sia inutilmente dilungata troppo in certe fasi della narrazione rendendo il tutto un polpettone indigesto che vorrebbe essere un po’ romanzo storico, un po’ romanzo d’amore... Però, c’è un però: pur con tutti questi difetti questa è una storia che resta! Sì, forse la vicenda dell’Irlanda, della O’Hara, la nuova vita, è un po’ troppo forzata, però la schermaglia amorosa con Rett può reggere… io, di sicuro, me la ricorderò… Nel complesso, un seguito di cui forse non avevamo veramente bisogno, con punte di rosa apprezzabili. Lo consiglio a chi vuole leggere una storia d’amore ambientata nell’Ottocento con un happy ending – a patto che comunque abbia già letto l’opera originaria – ma non a chi si aspetta un seguito all’altezza del romanzo della Mitchel.
 
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