SALLY
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Camera d'albergo, apparso per la prima volta nel 1940, è una profonda riflessione sui vizi e le pene dell'amore. Colette indaga sui misteri di una giovane coppia, apparentemente del tutto ordinaria, trovandosi ad inseguire, suo malgrado, le tracce dell'amante di lui, che se ne è andata senza lasciare alcun indizio dietro di sé. Ne scaturisce un racconto teso e bellissimo, che se da un lato ci riporta all'atmosfera del music-hall e degli anni teatrali di Colette - che tanta parte hanno avuto nelle sue opere giovanili, a cominciare da La vagabonda -, dall'altro appartiene già un'epoca di diversa maturità della scrittrice, che proprio in racconti come questo si rivela fra i più profondi osservatori dell'animo umano.
Apprezzo decisamente Colette,ho fatto incetta dei suoi libri,mi piace come rivelano le piccole striature dell'animo umano,impercettibili,nascoste nella quotidianità,mi piacciono i suoi personaggi (per lo più autobiografici),razionalmente e quietamente soli,accompagnati quasi sempre da un alter ego cane o gatto,sarà che spesso mi ci ritrovo.
Apprezzo decisamente Colette,ho fatto incetta dei suoi libri,mi piace come rivelano le piccole striature dell'animo umano,impercettibili,nascoste nella quotidianità,mi piacciono i suoi personaggi (per lo più autobiografici),razionalmente e quietamente soli,accompagnati quasi sempre da un alter ego cane o gatto,sarà che spesso mi ci ritrovo.
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