elesupertramp
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"Un'India conosciuta solo nelle camere d'albergo, negli ospedali e che pure balugina attraverso i colloqui essenziali con profeti incontrati sui pullman, con gesuiti portoghesi,con gnostici di una società teosofica.
In Notturno indiano, i temi caratteristici della scrittura di Tabucchi si intrecciano a squarci descrittivi dell'India per dar vita ad un itinerario esistenziale in forma di diario di viaggio".
Un breve ed intenso resoconto di un viaggio alla ricerca di un amico scomparso da tempo, di cui si cercano le ultime tracce, o forse di se stesso.
L'india fa da sfondo e da protoganista con le sue magie, con le sue stridenti contraddizioni tra il lusso dell'hotel Taj Mahal e i lazzaretti per i malati, con la sua afa opprimente e il profondo misticismo del suo popolo.
Splendido il finale con colpo di scena a chiusura del cerchio.
E' il secondo romanzo di Tabucchi che leggo, dopo lo strepitoso Sostiene Pereira, e sono sempre più convinta che l'autore non ha rivali nella letteratura italiana contemporanea.
Voto 4/5
In Notturno indiano, i temi caratteristici della scrittura di Tabucchi si intrecciano a squarci descrittivi dell'India per dar vita ad un itinerario esistenziale in forma di diario di viaggio".
Un breve ed intenso resoconto di un viaggio alla ricerca di un amico scomparso da tempo, di cui si cercano le ultime tracce, o forse di se stesso.
L'india fa da sfondo e da protoganista con le sue magie, con le sue stridenti contraddizioni tra il lusso dell'hotel Taj Mahal e i lazzaretti per i malati, con la sua afa opprimente e il profondo misticismo del suo popolo.
Splendido il finale con colpo di scena a chiusura del cerchio.
E' il secondo romanzo di Tabucchi che leggo, dopo lo strepitoso Sostiene Pereira, e sono sempre più convinta che l'autore non ha rivali nella letteratura italiana contemporanea.
Voto 4/5
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