De Carlo, Andrea - Due di due

Per descrivervi questo libro splendido vi posto il retro-copertina:

Romanzo apparso per la prima volta nel 1989, "Due di due" è la storia dell'amicizia fra Mario, l'io narrante, e Guido, un suo compagno di scuola. Sono così diversi da essere speculari, Mario e Guido: il primo è un adolescente come tanti, impaurito e attratto dalla vita, indeciso, succube dell'autorevolezza o del carisma altrui; il secondo invece ha carisma, entusiasmo per la vita ed è diverso da tutti gli altri. Nonostante le differenze, o forse proprio per le differenze, l'amicizia tra Mario e Guido si consolida e prosegue lungo gli anni Settanta e Ottanta attraverso tappe obbligate, manifestazioni studentesche e amori, vittorie e sconfitte, successi e delusioni, fino alle soglie della maturità che mette in discussione i ruoli che sembravano prestabiliti senza però intaccare la forza del loro legame. Un romanzo sulle difficoltà, le contraddizioni, i valori di un'intera generazione, sui "dubbi, le scelte e le possibilità contrastanti che - come scrive l'autore nell'introduzione - nel corso della vita una persona si trova di fronte".
 
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mah...questo libro mi è piaciuto abbastanza e per questo ho letto anche di noi tre...che lo stesso mi è piaciuto...ma gli altri, che noia mortale...sempre le stesse cose...e poi non ha uno stile particolare, un po' banalotto anche nella prosa...
 

Lentina

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A me De Carlo piace molto, ma devo dire che Due di Due me l'aspettavo molto meglio. Non è stato il primo suo che ho letto e, forse, me avevo troppe aspettative visto quello che sentivo dagli altri. Sinceramente altri suoi romanzi mi sono piaciuti molto di più.
 

lele74

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L'amaro in bocca e la voglia di terminare il prima possibile questo libro. Ecco cosa mi ha lasciato questo libro. Avevo letto con molta soddisfazione Mare delle verità, mentre DUE DI DUE mi ha lasciato un senso di noia mista a insofferenza. Il romanzo è la storia di due amici Mario e Guido. Due ragazzi che si conoscono sui banchi di scuola e le loro vite si intrecciano l'una a l'altra in maniera viscerale. Guido più di carattere, più affascinante ed egocentrico, Mario più tranquillo e pacato che vorrebbe sempre rimanere ai margini del fiume. La vita va avanti e tutti e due stanchi della Milano "da bere" quella piena di fabbriche palazzi di cemento, un viaggio con Guido cambia la vita di tutti e due, e li allontana per un po'. Guido sempre più stravagante nella sua vita e Guido sempre più isolato nella sua.

Il libro sembra un diario, un genere che non amo molto, e soprattutto nelle prime cento pagine ho tentato più di una volta a mollare. Poi mi ha cominciato a prendere, soprattutto quando sulle pagine scorre il viaggio in Grecia, poi però il racconto perde spunto e dinamismo. Il racconto diventa uguale, monotono e noioso, tanto che non vedevo ormai l'ora di finire. Mi spiace ma il secondo libro che leggo di Andrea de Carlo non mi ha entusiasmato come il primo.
 
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Appena finito di leggerlo, questo libro, nonostante mi sia piaciuto, l'ho definito un "libro grigio"...sembra una storia incolore...non emoziona molto...
 

Lentina

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Esattamente, è quello che penso anche io!! Sinceramente altri libri di De Carlo mi hanno emozionato molto di più, anche se questo è definito il suo capolavoro!!
 

evelin89

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ke dire di questo libro....anke se la lettura a volte è apparsa pesante, c'è da ammettere ke DE CARLO delinea il profilo dei suoi personaggi in modo impeccabile: li tratteggia sotto tutte le loro sfaccettature emotive e psicologiche.NON so se vi siete accorti ma si tratta sempre di persone instabili...Io penso ke guido sia 1 dei + bei personaggii della letteratura,attrae e incuriosisce,sicuramente 1 modello x mario che appare fragile e insicuro sembra rispecchiare alla perfezione l'emblema dell'uomo contemporaneo:1 uomo che crede o almeno vorrebbe credere in qualche ideale ma allo stesso tempo è incerto sul futuro,la guerra del VIETNAM e ciò ke segue l' hanno smarrito e quello ke resta è 1 persona incerta sull'avvenire e sulla sua stessa identità.
 

mado84

New member
concordo pienamente con evelin89. anche a me è piaciuto molto lo stile con cui de carlo tratta i suoi personaggi. devo dire che a me non è dispiaciuto affatto come libro
 

FORTUNAlex

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A me non è piaciuto molto. Non sono riuscita ad immedesimarmi nei personaggi, l'ho terminato a fatica.
Dopo questo libro, non ho letto più nulla di De Carlo.
 

pokypoky

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due di due

questo è l'unico libro di De Carlo che mi sia piaciuto, quando lo lessi lo divorai. Credo sia stato bravo a tratteggiare le inquietudini della sua generazione, la prima forse che poteva concedersi i dubbi esistenziali sapendo che poi non si sarebbe passati alla storia . Quei dubbi che nel tempo e con le generazioni successive sono stati più una lagna che dei dilemmi eistenziali...
 

Masetto

New member
Re: due di due

pokypoky ha scritto:
questo è l'unico libro di De Carlo che mi sia piaciuto, quando lo lessi lo divorai. Credo sia stato bravo a tratteggiare le inquietudini della sua generazione
Concordissimo.



Purtroppo De Carlo è la quintessenza degli scrittori che si ripetono all'infinito, sia nelle situazioni che nei personaggi...
 
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Fabio

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Molto bello

Questo è stato il libro che mi ha fatto innamorare di De Carlo... pazzamente.
Ho divorato questo bellissimo libro.

Poi sono corso in libreria a leggermi altri libri dell'Andrea e piano piano (i veri nomi, macno, etc...) il pazzo amore per De Carlo è svanito come neve :)sbav:) al sole!

Tanto bello questo libro è!
 
questo libro è semplicemente splendido!l ho letto qualche anno fa e guido laremi è diventato un eroe per me!adesso lo sto facendo leggere a mia madre(non ne sembra tanto entusiasta però..).lo stile non spicca particolarmente ma la storia ti trascina via..LA STORIA che loro vivono cioè anni60-70è un periodo storico talmente vivace che è impossibile non amarlo e poi il finale ha avuto un impatto fortissimo su di me!
 
questo libro è semplicemente splendido!l ho letto qualche anno fa e guido laremi è diventato un eroe per me!

secondo me dire che è splendido è davvero molto eccessivo...ovviamente sono gusti, ma non credo valga molto come libro...ma, ripeto, i gusti sono gusti, quello che invece mi sconvolge è che un personaggio privo di qualità particolare, ma uno steriotipo dei peggiori trasportati in letteratura, possa essere diventato un eroe per te!:OO
 
secondo me dire che è splendido è davvero molto eccessivo...ovviamente sono gusti, ma non credo valga molto come libro...ma, ripeto, i gusti sono gusti, quello che invece mi sconvolge è che un personaggio privo di qualità particolare, ma uno steriotipo dei peggiori trasportati in letteratura, possa essere diventato un eroe per te!:OO


infatti intendevo un eroe letterario.
 

isola74

Lonely member
Questo libro, insieme a Di noi tre, è secondo me il migliore di De Carlo, poi, come hanno scritto quasi tutti gli altri, la sua vena si è esaurita e non ha fatto altro che ripetere le stesse cose, se non peggio.
Consigliato, ma fermatevi qua :mrgreen:
 
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