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Tutti i bambini, tranne uno, crescono.
Così iniziano le avventure di Peter Pan, il “ragazzo che non vuole crescere”.
In realtà quello che crediamo sia un unico romanzo sono due racconti distinti, che in alcune edizioni vengono accorpate in un solo libro.
Il primo, Peter Pan nei Giardini di Kensington, fu pubblicato per la prima volta nel 1906. La data ufficiale della nascita del mito di Peter Pan avvenne invece due anni dopo, nel 1904 nei teatri, mentre il secondo romanzo, dal titolo Peter e Wendy, fu pubblicato nel 1911.
Peter Pan nei Giardini di Kensington è una bellissima favola. Il protagonista è molto diverso dal Peter Pan che conosciamo, è un bambino di soli sette giorni che dalla culla vede le alte cime degli alberi del parco, e preso dal desiderio di raggiungerle prende a volare. Il parco si anima per lui, ma solo alla notte, il giorno è riservato ai normali visitatori. È qui, in questi giardini incantati nel cuore di Londra e in questa favola, seminascosta tra le pagine di un romanzo per adulti, che nasce e comincia a volare Peter Pan, non ancora rivestito del clamore che ne avrebbe fatto, di lì a poco, quel grande mito dell’infanzia e della nostra cultura che tutti conosciamo. Un bimbetto di soli sette giorni, che sa parlare il linguaggio degli uccelli e delle fate ma non è più uno di loro; che ricorda appena, e con una strana nostalgia, il mondo dei suoi simili ma non potrà più farvi ritorno. Esiliato nello spazio magico di una infanzia eterna suo malgrado, Peter Pan, con il suo piffero e la sua capretta, vivrà per sempre su quel confine, su quei cancelli che lo escludono ogni sera dal mondo della realtà, degli affetti e dei bambini che diventano adulti.
Peter e Wendy. Peter Pan, simpatico sbruffone che sa suscitare tenerezza, è alla ricerca di una mamma per una schiera di bambini abbandonati o scappati di casa, di cui è capo indiscusso. La trova in Wendy, una assennata ragazzina della borghesia londinese, che si lascia trascinare, con i due fratellini Gianni e Michele, in favolose avventure che sono per Peter l'assoluta quotidianità. Wendy resterà con Peter nell'Isolachenoncè finché la nostalgia di casa non la spingerà a tornare, accettando così implicitamente anche il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta.
Questo è un libro per i sognatori, per chi ricorda l’infanzia come il periodo più bello della sua vita e che però riesce ancora a farsi trasportare dalla fantasia. E noi lettori in questo siamo abilissimi!
Ho letto questo libro dopo i vent’anni e mi ha affascinato tantissimo, soprattutto il primo racconto (Peter Pan nei Giardini di Kensington), che è molto lontano dal film della Disney e fa veramente sognare ad occhi aperti.
Così iniziano le avventure di Peter Pan, il “ragazzo che non vuole crescere”.
In realtà quello che crediamo sia un unico romanzo sono due racconti distinti, che in alcune edizioni vengono accorpate in un solo libro.
Il primo, Peter Pan nei Giardini di Kensington, fu pubblicato per la prima volta nel 1906. La data ufficiale della nascita del mito di Peter Pan avvenne invece due anni dopo, nel 1904 nei teatri, mentre il secondo romanzo, dal titolo Peter e Wendy, fu pubblicato nel 1911.
Peter Pan nei Giardini di Kensington è una bellissima favola. Il protagonista è molto diverso dal Peter Pan che conosciamo, è un bambino di soli sette giorni che dalla culla vede le alte cime degli alberi del parco, e preso dal desiderio di raggiungerle prende a volare. Il parco si anima per lui, ma solo alla notte, il giorno è riservato ai normali visitatori. È qui, in questi giardini incantati nel cuore di Londra e in questa favola, seminascosta tra le pagine di un romanzo per adulti, che nasce e comincia a volare Peter Pan, non ancora rivestito del clamore che ne avrebbe fatto, di lì a poco, quel grande mito dell’infanzia e della nostra cultura che tutti conosciamo. Un bimbetto di soli sette giorni, che sa parlare il linguaggio degli uccelli e delle fate ma non è più uno di loro; che ricorda appena, e con una strana nostalgia, il mondo dei suoi simili ma non potrà più farvi ritorno. Esiliato nello spazio magico di una infanzia eterna suo malgrado, Peter Pan, con il suo piffero e la sua capretta, vivrà per sempre su quel confine, su quei cancelli che lo escludono ogni sera dal mondo della realtà, degli affetti e dei bambini che diventano adulti.
Peter e Wendy. Peter Pan, simpatico sbruffone che sa suscitare tenerezza, è alla ricerca di una mamma per una schiera di bambini abbandonati o scappati di casa, di cui è capo indiscusso. La trova in Wendy, una assennata ragazzina della borghesia londinese, che si lascia trascinare, con i due fratellini Gianni e Michele, in favolose avventure che sono per Peter l'assoluta quotidianità. Wendy resterà con Peter nell'Isolachenoncè finché la nostalgia di casa non la spingerà a tornare, accettando così implicitamente anche il passaggio dalla fanciullezza all'età adulta.
Questo è un libro per i sognatori, per chi ricorda l’infanzia come il periodo più bello della sua vita e che però riesce ancora a farsi trasportare dalla fantasia. E noi lettori in questo siamo abilissimi!
Ho letto questo libro dopo i vent’anni e mi ha affascinato tantissimo, soprattutto il primo racconto (Peter Pan nei Giardini di Kensington), che è molto lontano dal film della Disney e fa veramente sognare ad occhi aperti.