libraia978
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Questa la trama:
Lexington, 1964. Sulla città infuria una tempesta di neve. E' notte quando Norah Henry avverte le prime doglie: è impossibile raggiungere l'ospedale e suo marito David decide di far nascere il bambino con l'aiuto di Caroline, la sua infermiera. Norah partorisce due gemelli: il maschio, nato per primo, è perfettamente sano, ma i tratti del viso della bambina rivelano immediatamente la sindrome di Down. Travolto dalla disperazione, David sceglie in fretta e la sua decisione cambierà la sua vita per sempre: affida la piccola a Caroline, orinandole di rinchiuderla in un istituto. A Norah, sedata dall'anestesia durante il parto, dice che la bambina è morta. Ma Caroline non può abbandonare la piccola Phoebe in quell'edificio triste e squallido. Con un coraggio che non credeva di avere, fugge in un'altra città determinata a prendersi cura della bambina e a conservare ben custodito un segreto che solo lei e David conoscono. Un segreto che nel tempo si farà sempre più insopportabile e, come una piovra, allungherà i suoi tentacoli sulla vita di David e della sua famiglia: lui, ossessionato dal senso di colpa, ma incapace di affrontare la realtà, Norah, inconsolabile per la figlia che crede morta, e Paul, il fratellino di Phoebe, che cresce in una casa piena di dolore. Intanto Caroline vivrà con gioia l'inaspettata maternità ma dovrà affrontare anche molte difficoltà: Phoebe è vivace e sensibile ma i suoi problemi e i pregiudizi che la circondano costringeranno Caroline a combattere una dura battaglia contro il mondo.
Primo romanzo di quest'autrice è stato, ed è ancora ai primi posti delle classifiche di vendita. E devo dire che se lo merita pienamente. Una storia che prende spunto da un fatto realmente accaduto (magari anche più di una volta), è una storia tenera e struggente, ma senza esagerare nelle smancerie o negli eccessivi sentimentalismi. Un libro che lascia il segno, una figura, quella di Phoebe, che intenerisce e commuove, soprattutto chi, come me, ha avuto la fortuna nella sua vita di incontrare una "Phoebe" e di essersi potuta così arricchire.
Lexington, 1964. Sulla città infuria una tempesta di neve. E' notte quando Norah Henry avverte le prime doglie: è impossibile raggiungere l'ospedale e suo marito David decide di far nascere il bambino con l'aiuto di Caroline, la sua infermiera. Norah partorisce due gemelli: il maschio, nato per primo, è perfettamente sano, ma i tratti del viso della bambina rivelano immediatamente la sindrome di Down. Travolto dalla disperazione, David sceglie in fretta e la sua decisione cambierà la sua vita per sempre: affida la piccola a Caroline, orinandole di rinchiuderla in un istituto. A Norah, sedata dall'anestesia durante il parto, dice che la bambina è morta. Ma Caroline non può abbandonare la piccola Phoebe in quell'edificio triste e squallido. Con un coraggio che non credeva di avere, fugge in un'altra città determinata a prendersi cura della bambina e a conservare ben custodito un segreto che solo lei e David conoscono. Un segreto che nel tempo si farà sempre più insopportabile e, come una piovra, allungherà i suoi tentacoli sulla vita di David e della sua famiglia: lui, ossessionato dal senso di colpa, ma incapace di affrontare la realtà, Norah, inconsolabile per la figlia che crede morta, e Paul, il fratellino di Phoebe, che cresce in una casa piena di dolore. Intanto Caroline vivrà con gioia l'inaspettata maternità ma dovrà affrontare anche molte difficoltà: Phoebe è vivace e sensibile ma i suoi problemi e i pregiudizi che la circondano costringeranno Caroline a combattere una dura battaglia contro il mondo.
Primo romanzo di quest'autrice è stato, ed è ancora ai primi posti delle classifiche di vendita. E devo dire che se lo merita pienamente. Una storia che prende spunto da un fatto realmente accaduto (magari anche più di una volta), è una storia tenera e struggente, ma senza esagerare nelle smancerie o negli eccessivi sentimentalismi. Un libro che lascia il segno, una figura, quella di Phoebe, che intenerisce e commuove, soprattutto chi, come me, ha avuto la fortuna nella sua vita di incontrare una "Phoebe" e di essersi potuta così arricchire.
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