McGrath, Patrick - Il Morbo di Haggard

elisa

Motherator
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Londra, 1940. Mentre nel cielo incrociano gli Spitfire e i Messerschmitt di Goring, il dottor Haggard riceve la visita di James Vaughan, un giovane aviatore che gli si presenta con una frase letale: "Penso che lei abbia conosciuto mia madre". Strappato di colpo alle sue fiale di morfina e al culto feticistico di una donna perduta per sempre, Haggard intraprende una lunga, tormentosa confessione, raccontando per la prima volta la vicenda che tre anni prima ha distrutto la sua vita. Ma nel ricostruire il décor e le atmosfere di un amore feroce e claustrofobico, tutto consumato fra stanze in penombra, strade immerse nella nebbia, teatri d'anatomia popolati di fantasmi di un'ossessione, Haggard si rende conto di avere ancora una volta liberato una forza oscura e terribile, una forza che ora lo spinge irresistibilmente verso il ragazzo e che l'inquietante somiglianza fra questi e sua madre non basta a spiegare. Ed è come se le pagine di questo intenso romanzo fossero avvolte dall'aura di un morbo senza nome - lo stesso che (forse) abita nell'amore e che sembra trasformare Vaughan in 'qualcos'altro' e noi nei voyeur della sua trasformazione.

E' un libro molto bello che va a fondo dell'animo umano, assolutamento lo consiglio.
 

better57

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Ho letto tutti i libri di McGrath.. sono davvero particolari e lui scrive veramente bene... io dei sui libri ti consiglio: Follia (capolavoro) e Spider

ciau!
 

elisa

Motherator
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better57 ha scritto:
Ho letto tutti i libri di McGrath.. sono davvero particolari e lui scrive veramente bene... io dei sui libri ti consiglio: Follia (capolavoro) e Spider

ciau!

puoi raccontare qualcosa di Follia?
 

better57

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Trama "Follia": Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.

spero basti...ciau! :wink:
 
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Valentina992

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Non ai livelli di pathos di "Follia" ma altrettanto coinvolgente nella trama
 
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