Londra, 1940. Mentre nel cielo incrociano gli Spitfire e i Messerschmitt di Goring, il dottor Haggard riceve la visita di James Vaughan, un giovane aviatore che gli si presenta con una frase letale: "Penso che lei abbia conosciuto mia madre". Strappato di colpo alle sue fiale di morfina e al culto feticistico di una donna perduta per sempre, Haggard intraprende una lunga, tormentosa confessione, raccontando per la prima volta la vicenda che tre anni prima ha distrutto la sua vita. Ma nel ricostruire il décor e le atmosfere di un amore feroce e claustrofobico, tutto consumato fra stanze in penombra, strade immerse nella nebbia, teatri d'anatomia popolati di fantasmi di un'ossessione, Haggard si rende conto di avere ancora una volta liberato una forza oscura e terribile, una forza che ora lo spinge irresistibilmente verso il ragazzo e che l'inquietante somiglianza fra questi e sua madre non basta a spiegare. Ed è come se le pagine di questo intenso romanzo fossero avvolte dall'aura di un morbo senza nome - lo stesso che (forse) abita nell'amore e che sembra trasformare Vaughan in 'qualcos'altro' e noi nei voyeur della sua trasformazione.
E' un libro molto bello che va a fondo dell'animo umano, assolutamento lo consiglio.
E' un libro molto bello che va a fondo dell'animo umano, assolutamento lo consiglio.