lettore marcovaldo
Well-known member
Questo è un breve romanzo giallo del ciclo di Maigret, scritto da
Simenon negli anni '30.
Ci sono tutti gli ingredienti previsti per un giallo classico.
Un omicidio (anzi due), una serie di sospettati, qualche mistero e
un commissario alla ricerca dell'assassino e dei suoi complici.
Quindi pur avendo tutte le carte in regola il pregio principale di
questo libro, a mio parere, non si trova principalmente nella parte
legata all'investigazione.
Ho trovato molto interessante la descrizione del mondo che gravita
intorno all'investigazione di Maigret.
E'un mondo ormai lontano e dimenticato : il trasporto su chiatte
lungo la rete di chiuse e canali che attraversano la Francia.
Prima del trasporto veloce su gomma e dei grandi aerei da trasporto, una folla
di marinai, guardiani delle chiuse, "cavallanti" viveva e lavorava, in condizioni
spesso difficili, su queste lunghe vie d'acqua.
Il lavoro degli animali, i grandi cavalli da tiro, era ancora determinante
ed era normale attendere molti giorni per percorrere la distanza tra due
località che oggi non abbiamo difficoltà a considerare relativamente
vicine : "qualche ora di autostrada" ...
Simenon descrive la vita di queste persone attraverso gli occhi di Maigret
che fino alla risoluzione delle indagini,deve entrare in questo mondo a lui
sconosciuto e seguirne i ritmi per riuscire a trovare il colpevole.
p.s.
per chi non lo sapesse (come me prima di leggere il libro) un "cavallante"
è l'addetto alla manovra e cura dei cavalli che tirano le chiatte lungo
i canali.
Simenon negli anni '30.
Ci sono tutti gli ingredienti previsti per un giallo classico.
Un omicidio (anzi due), una serie di sospettati, qualche mistero e
un commissario alla ricerca dell'assassino e dei suoi complici.
Quindi pur avendo tutte le carte in regola il pregio principale di
questo libro, a mio parere, non si trova principalmente nella parte
legata all'investigazione.
Ho trovato molto interessante la descrizione del mondo che gravita
intorno all'investigazione di Maigret.
E'un mondo ormai lontano e dimenticato : il trasporto su chiatte
lungo la rete di chiuse e canali che attraversano la Francia.
Prima del trasporto veloce su gomma e dei grandi aerei da trasporto, una folla
di marinai, guardiani delle chiuse, "cavallanti" viveva e lavorava, in condizioni
spesso difficili, su queste lunghe vie d'acqua.
Il lavoro degli animali, i grandi cavalli da tiro, era ancora determinante
ed era normale attendere molti giorni per percorrere la distanza tra due
località che oggi non abbiamo difficoltà a considerare relativamente
vicine : "qualche ora di autostrada" ...
Simenon descrive la vita di queste persone attraverso gli occhi di Maigret
che fino alla risoluzione delle indagini,deve entrare in questo mondo a lui
sconosciuto e seguirne i ritmi per riuscire a trovare il colpevole.
p.s.
per chi non lo sapesse (come me prima di leggere il libro) un "cavallante"
è l'addetto alla manovra e cura dei cavalli che tirano le chiatte lungo
i canali.