nicole
b
Bellissimo romanzo, saggio e melanconico – soltanto si raccomanda di non leggerlo nei tram, autobus ed altri posti pubblichi perché potrete ottenere una vasta scala di sguardi perplessi.
Al contrario del suo esplicito titolo il romanzo non si occupa nella sua essenza della stessa storia della pornografia. Il romanzo e uno di quei romanzi dell’adolescenza che qualsiasi scrittore serio deve scrivere quando arriva alla quarantina, soltanto che “La storia della pornografia” è colorata con spirito “balcanico”, con gli eventi e le persone degli anni sessanta e settanta, e questo è proprio quello che lo fa interessante – questo spirito casereccio nei personaggi dei genitori del protagonista porterà il lettore a cadere giù per terra dal ridere. Per esempio quando il padre schiaffeggia il figlio e dice: ”Madonna mia… Questo bastardo parla cosi di Marx! E tra le mura di casa mia…” ; o quando uno dei genitori commenta l’espansione delle maglie con la foto di Che Guevara: “ Se non fosse approvato dal Comitato Centrale direi che si trattasse di un soldato Serbo!”
La trama si svolge a Bjelovar (piccola città distante una cinquantina di chilometri da Zagabria) nella scala dal mille novecento quaranta e… fino alla fine degli anni ottanta. La struttura appartiene allo stile David Coperfild (I was born…) però è raccontata con tanto amore e tante tenerezze. Nella prima persona seguiamo il protagonista Stanislav Ivancic, figlio di due giovani e promettenti proletari ed il suo destino inevitabilmente intrecciato con altri suoi cinque amici, però tutto comincia (Like many other good stories…) con il funerale di un loro amico comune, Cedo Kralj chiamato Delon, dopo di che Miki Grabar, il migliore amico di Stanislav che si è trasferito in America, lascia il suo manoscritto “La storia della pornografia”, quale veramente si occupa di quello che è annunciato nel titolo (dal racconto sapremo che Miki Grabar era il proprietario della più grande collezione di porno-film nella città) . Leggendo il manoscritto e commentandolo, torniamo nella provincia croata degli anni cinquanta, il periodo dell’entusiasmo ed infondato ottimismo caratteristico soltanto al comunismo e pianpiano scopriamo che stiamo leggendo la storia della progressiva caduta di una generazione perduta, delusa sia dei suoi amici, sia da parte del regime regnante nel quale hanno posto tutte le loro speranze. Mentre ci moviamo nel libro, scopriamo che l’autore non guarda maliziosamente alla loro personale caduta, ma lo vede come una delle tante cose che succedono senza tante storie o motivi, ma soltanto perchè cosi doveva succedere.
Altrettanto è interessante la trama parallela – una è quella che riguarda il gruppo di amici di provincia, e la seconda è quella che riguarda tutti gli eventi politici e mondiali ai quali i protagonisti non danno tanto peso, che però in un modo sottile creano i loro destini. I personaggi presi nel crudele vortice della vita in qualche modo si arrangiano, ogni uno al modo suo, il che in un certo senso fa del libro la critica di quell’epoca, ma anche l’avvertimento per i lettori, l’avvertimento che la vita non è all that rosie come un giovane ed ingenuo potrebbe pensare, soltanto che tutto è incartato nella copertina di giovialità e serenità dell’animo (come quando il protagonista che aspira di diventare scrittore ad una cena incontra il suo grasso collega Goran Tribuson con il quale non ha potuto scambiare nemmeno una parola in tutta la serata perché quello era occupato col rimpinzarsi).
…
La descrizione del testo:
Il riassunto di esperienza della sua generazione nell’ ampio e complesso composto “La storia della pornografia” appartiene al genere di “romanzi Bildung”, come la migliore realizzazione di questo tipo di genere nella letteratura croata.
L’ autore segue la squadra di amici coetanei dai primi giorni di scuola fino agli anni della vera e propria maturità, nei due piani temporanei e nei due tipi di racconto. La morte ed il funerale di nella cittadina provinciale, dove, i ricordi nostalgici e sentimentali rivivranno con tutta la loro forza, specialmente nel contrasto con la somma del (non)realizzazione nel bilancio della vita dei quarantenni.
Uno dei protagonisti, nello stesso tempo narratore in prima persona, ricostruisce, parallelo con la biografia della “squadra”, i fenomeni della vita quotidiana di quell’epoca, ed il supporto alle sue osservazioni gli dà la lettura parallela del manoscritto con le pretesi scientifiche intitolato “La storia della pornografia”, che ha scritto nella gioventù il suo migliore amico.
La Pornografia, naturalmente, qui sta come la metafora per le possibilità individuali nella trasgressione dei codici morali. Il romanzo è imbevuto di frammenti saggistici, gli eventi sociali e culturali del decennio passato con tanti teneri sentimenti e irresistibile umorismo. :wink:
Al contrario del suo esplicito titolo il romanzo non si occupa nella sua essenza della stessa storia della pornografia. Il romanzo e uno di quei romanzi dell’adolescenza che qualsiasi scrittore serio deve scrivere quando arriva alla quarantina, soltanto che “La storia della pornografia” è colorata con spirito “balcanico”, con gli eventi e le persone degli anni sessanta e settanta, e questo è proprio quello che lo fa interessante – questo spirito casereccio nei personaggi dei genitori del protagonista porterà il lettore a cadere giù per terra dal ridere. Per esempio quando il padre schiaffeggia il figlio e dice: ”Madonna mia… Questo bastardo parla cosi di Marx! E tra le mura di casa mia…” ; o quando uno dei genitori commenta l’espansione delle maglie con la foto di Che Guevara: “ Se non fosse approvato dal Comitato Centrale direi che si trattasse di un soldato Serbo!”
La trama si svolge a Bjelovar (piccola città distante una cinquantina di chilometri da Zagabria) nella scala dal mille novecento quaranta e… fino alla fine degli anni ottanta. La struttura appartiene allo stile David Coperfild (I was born…) però è raccontata con tanto amore e tante tenerezze. Nella prima persona seguiamo il protagonista Stanislav Ivancic, figlio di due giovani e promettenti proletari ed il suo destino inevitabilmente intrecciato con altri suoi cinque amici, però tutto comincia (Like many other good stories…) con il funerale di un loro amico comune, Cedo Kralj chiamato Delon, dopo di che Miki Grabar, il migliore amico di Stanislav che si è trasferito in America, lascia il suo manoscritto “La storia della pornografia”, quale veramente si occupa di quello che è annunciato nel titolo (dal racconto sapremo che Miki Grabar era il proprietario della più grande collezione di porno-film nella città) . Leggendo il manoscritto e commentandolo, torniamo nella provincia croata degli anni cinquanta, il periodo dell’entusiasmo ed infondato ottimismo caratteristico soltanto al comunismo e pianpiano scopriamo che stiamo leggendo la storia della progressiva caduta di una generazione perduta, delusa sia dei suoi amici, sia da parte del regime regnante nel quale hanno posto tutte le loro speranze. Mentre ci moviamo nel libro, scopriamo che l’autore non guarda maliziosamente alla loro personale caduta, ma lo vede come una delle tante cose che succedono senza tante storie o motivi, ma soltanto perchè cosi doveva succedere.
Altrettanto è interessante la trama parallela – una è quella che riguarda il gruppo di amici di provincia, e la seconda è quella che riguarda tutti gli eventi politici e mondiali ai quali i protagonisti non danno tanto peso, che però in un modo sottile creano i loro destini. I personaggi presi nel crudele vortice della vita in qualche modo si arrangiano, ogni uno al modo suo, il che in un certo senso fa del libro la critica di quell’epoca, ma anche l’avvertimento per i lettori, l’avvertimento che la vita non è all that rosie come un giovane ed ingenuo potrebbe pensare, soltanto che tutto è incartato nella copertina di giovialità e serenità dell’animo (come quando il protagonista che aspira di diventare scrittore ad una cena incontra il suo grasso collega Goran Tribuson con il quale non ha potuto scambiare nemmeno una parola in tutta la serata perché quello era occupato col rimpinzarsi).
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La descrizione del testo:
Il riassunto di esperienza della sua generazione nell’ ampio e complesso composto “La storia della pornografia” appartiene al genere di “romanzi Bildung”, come la migliore realizzazione di questo tipo di genere nella letteratura croata.
L’ autore segue la squadra di amici coetanei dai primi giorni di scuola fino agli anni della vera e propria maturità, nei due piani temporanei e nei due tipi di racconto. La morte ed il funerale di nella cittadina provinciale, dove, i ricordi nostalgici e sentimentali rivivranno con tutta la loro forza, specialmente nel contrasto con la somma del (non)realizzazione nel bilancio della vita dei quarantenni.
Uno dei protagonisti, nello stesso tempo narratore in prima persona, ricostruisce, parallelo con la biografia della “squadra”, i fenomeni della vita quotidiana di quell’epoca, ed il supporto alle sue osservazioni gli dà la lettura parallela del manoscritto con le pretesi scientifiche intitolato “La storia della pornografia”, che ha scritto nella gioventù il suo migliore amico.
La Pornografia, naturalmente, qui sta come la metafora per le possibilità individuali nella trasgressione dei codici morali. Il romanzo è imbevuto di frammenti saggistici, gli eventi sociali e culturali del decennio passato con tanti teneri sentimenti e irresistibile umorismo. :wink: