Opera originalissima e attuale, considerata una delle più importanti della letteratura francese, "Jacques il fatalista" descrive il viaggio a cavallo, le vicende e soprattutto la conversazione, del complesso e loquace servitore Jacques col suo padrone. Non è un semplice romanzo intrecciato in un dialogo teatrale e intercalato con racconti, è un esuberante insieme di narrazione e drammatizzazione, con intromissioni del narratore nel suo immaginario confronto col lettore, e digressioni sui temi più svariati. Denis Diderot coinvolge, sorprende e diverte con intelligenza, umorismo e fantasia e con la sua geniale tecnica narrativa.
Ho letto questo libro a seguito di diverse citazioni di Kundera su quest'opera, in particolare sul suo saggio "L'arte del romanzo".
Oltre a lasciarsi leggere facilmente ho trovato il libro incredibilmente avanti coi tempi se si considera come Diderot scrisse questo romanzo nel XVIII secolo: digressioni, sviluppi narrativi multipli e continue intereferenze la fanno da padrone in in mezzo a un susseguirsi di vicende piene di humour.
A mio avviso la concezione dell'esistenza continuamente propugnata dal protagonista, secondo il quale nella vita è "già tutto scritto lassù sul grande rotolo", fanno di Jacques un personaggio romanzesco indimenticabile.
Ho letto questo libro a seguito di diverse citazioni di Kundera su quest'opera, in particolare sul suo saggio "L'arte del romanzo".
Oltre a lasciarsi leggere facilmente ho trovato il libro incredibilmente avanti coi tempi se si considera come Diderot scrisse questo romanzo nel XVIII secolo: digressioni, sviluppi narrativi multipli e continue intereferenze la fanno da padrone in in mezzo a un susseguirsi di vicende piene di humour.
A mio avviso la concezione dell'esistenza continuamente propugnata dal protagonista, secondo il quale nella vita è "già tutto scritto lassù sul grande rotolo", fanno di Jacques un personaggio romanzesco indimenticabile.
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