Interessante ed inconsueta questa serie di ritratti di donne palestinesi che si incontrano per l'abituale cena del Crimine, ossia delle donne in menopausa. Sono tutte accomunate dall'essere palestinesi o comunque votate alla causa. Le loro storie sono le più diverse, donne palestinesi nate in vari angoli del Medio Oriente o dell'Africa, con culture e provenienze sociali di diverso tipo raccontano la loro infanzia e come questa sia stata pesantemente condizionata dalla loro nazionalità, invisibile ma sempre presente.
Parlano da Ramallah, punto di arrivo di tutte loro,dove l'autrice descrive il disincanto e la sofferenza dell'appartenere ad un popolo senza terra come quello palestinese e dell'essere donna in questa realtà.
Parlano da Ramallah, punto di arrivo di tutte loro,dove l'autrice descrive il disincanto e la sofferenza dell'appartenere ad un popolo senza terra come quello palestinese e dell'essere donna in questa realtà.