libraia978
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Questa la trama:
Holly è sola in casa, in un silenzio assordante. Ha in mano un maglione azzurro, in cui affonda il viso per respirare ancora una volta il profumo di lui. Lui che non c’è, e che non tornerà più. Lui che, morendo, l’ha lasciata sola.
Ma Holly ha solo ventinove anni, come può essere già vedova? Lei e Gerry avevano un progetto: restare insieme per tutta la vita, se lo erano promesso, sin dai tempi della scuola e poi sull’altare. Come ha potuto abbandonarla, lui che non era solo suo marito, ma il suo migliore amico, il suo amante, la roccia cui aggrapparsi? È arrabbiata, Holly: come può farcela da sola?
Infatti non ce la fa, non trova la forza di reagire: non le importa più di nulla, non esce, non mangia, se mangia vomita. Inutili gli sforzi degli amici, delle amiche, della sua famiglia, niente la scuote dal torpore.
Fino al giorno in cui, due mesi dopo la sua morte, Gerry mantiene la promessa. Holly riceve un misterioso pacchetto e, guardando la grafia che ha vergato l’indirizzo, si sente mancare. Lo apre con mani tremanti, ne cascano fuori dieci piccole buste – ciascuna con il nome di un mese scritto sopra – e una lettera. Sorride, Holly, il suo primo sorriso da due mesi: perché Gerry non l’ha abbandonata del tutto, si è ricordato “La listaâ€�!
Era cominciato come un gioco, tra di loro: vedendo quanto la moglie si appoggiasse a lui, Gerry scherzando aveva cominciato a dire che – se fosse stato il primo ad andarsene – le avrebbe lasciato un elenco di cose da fare per andare avanti, per arrivare fino a sera, per ritrovare piano piano il senso dell’esistenza.
Così, mese dopo mese, Holly apre le piccole buste e trova la sua “missione� per sopravvivere: compiti semplici, incarichi banali, ma che la costringono a uscire, a rivedere gli amici, la riportano in seno alla sua rumorosa famiglia che la circonda d’affetto. E, tutte le volte che legge quel dolcissimo P. S. I love you che conclude ogni messaggio, Holly sente la carezza di Gerry su di sé, lo sente al suo fianco che “tifa� per lei, sente una spinta delicata verso il domani.
“Aggrappati pure ai nostri magnifici ricordi, ma non aver paura di creartene di nuovi�, le ha scritto Gerry. Capendo che il passato che tanto rimpiange rischia di rubarle il futuro, con passi vacillanti, procedendo a zigzag, fra un pianto e un sorriso, Holly va finalmente incontro a un nuovo inizio.
Questo è il primo romanzo dell’autrice: è stato un successo a mio avviso meritato. Tratta un tema delicato, senza scadere nel banale. È dolce e tenero, ma mai melenso e soprattutto non ci porta ai finali scontati dei classici romanzetti rosa. Veramente apprezzabile, un libro diverso dal solito. Da leggere.
Holly è sola in casa, in un silenzio assordante. Ha in mano un maglione azzurro, in cui affonda il viso per respirare ancora una volta il profumo di lui. Lui che non c’è, e che non tornerà più. Lui che, morendo, l’ha lasciata sola.
Ma Holly ha solo ventinove anni, come può essere già vedova? Lei e Gerry avevano un progetto: restare insieme per tutta la vita, se lo erano promesso, sin dai tempi della scuola e poi sull’altare. Come ha potuto abbandonarla, lui che non era solo suo marito, ma il suo migliore amico, il suo amante, la roccia cui aggrapparsi? È arrabbiata, Holly: come può farcela da sola?
Infatti non ce la fa, non trova la forza di reagire: non le importa più di nulla, non esce, non mangia, se mangia vomita. Inutili gli sforzi degli amici, delle amiche, della sua famiglia, niente la scuote dal torpore.
Fino al giorno in cui, due mesi dopo la sua morte, Gerry mantiene la promessa. Holly riceve un misterioso pacchetto e, guardando la grafia che ha vergato l’indirizzo, si sente mancare. Lo apre con mani tremanti, ne cascano fuori dieci piccole buste – ciascuna con il nome di un mese scritto sopra – e una lettera. Sorride, Holly, il suo primo sorriso da due mesi: perché Gerry non l’ha abbandonata del tutto, si è ricordato “La listaâ€�!
Era cominciato come un gioco, tra di loro: vedendo quanto la moglie si appoggiasse a lui, Gerry scherzando aveva cominciato a dire che – se fosse stato il primo ad andarsene – le avrebbe lasciato un elenco di cose da fare per andare avanti, per arrivare fino a sera, per ritrovare piano piano il senso dell’esistenza.
Così, mese dopo mese, Holly apre le piccole buste e trova la sua “missione� per sopravvivere: compiti semplici, incarichi banali, ma che la costringono a uscire, a rivedere gli amici, la riportano in seno alla sua rumorosa famiglia che la circonda d’affetto. E, tutte le volte che legge quel dolcissimo P. S. I love you che conclude ogni messaggio, Holly sente la carezza di Gerry su di sé, lo sente al suo fianco che “tifa� per lei, sente una spinta delicata verso il domani.
“Aggrappati pure ai nostri magnifici ricordi, ma non aver paura di creartene di nuovi�, le ha scritto Gerry. Capendo che il passato che tanto rimpiange rischia di rubarle il futuro, con passi vacillanti, procedendo a zigzag, fra un pianto e un sorriso, Holly va finalmente incontro a un nuovo inizio.
Questo è il primo romanzo dell’autrice: è stato un successo a mio avviso meritato. Tratta un tema delicato, senza scadere nel banale. È dolce e tenero, ma mai melenso e soprattutto non ci porta ai finali scontati dei classici romanzetti rosa. Veramente apprezzabile, un libro diverso dal solito. Da leggere.