E' il terzo libro della Mazzucco che leggo e l'ho trovato inferiore a Vita (che reputo un ottimo libro) e a Sei come sei (che reputo un buon libro).
Leggendo questo libro (ma è un impressione che avevo già ricavato dalla lettura di Sei come sei, a volte la Mazzucco mi sembra un Ammaniti in chiave femminile, anche semolto più godibile e profonda.
Le piace trattare storie un po' borderline (come è in Giorno Perfetto), a volte ai margini della società: però non scade nel grottesco e surreale di Ammaniti e si mantiene molto più ancorata alla realtà.
Il libro vale comunque 3/5 nella mia valutazione: i personaggi sono ben descritti, il ritmo narrativo è elevato. Peccato solo che di varie storie parallele che racconta, alcune le abbandoni e porti a compimento solo quella principale.