libraia978
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Questa la trama:
In una pianura zuppa di pioggia, in una landa ai margini di tutto, dove i campi e i fiumi si mischiano con i capannoni, le villette con il prato davanti e i concessionari di automobili, vivono un padre e un figlio. Rino e Cristiano Zeta. Uniti da un amore viscerale che si nutre di sopraffazione e violenza. Tirano avanti un'esistenza orgogliosa insieme a un paio di balordi: Quattro Formaggi, rimasto strano dopo un incidente con i fili dell'alta tensione, e Danilo Aprea, abbandonato dalla moglie e segnato dalla perdita della figlia. Un giorno decidono che è arrivato il momento di dare una svolta alle loro vite. Il piano è semplice: scassinare un bancomat.
I protagonisti di questa fiaba apocalittica si ritrovano così in una notte di tempesta, affollata di fantasmi e rimorsi, in cui i fiumi straripano e il fango sembra seppellire ogni speranza. Ma dalle tenebre emerge una ragazzina bionda che sprigiona una forza oscura e finisce per cambiare per sempre i loro destini.
Eppure è proprio nel buio delle aspirazioni dei personaggi che popolano il romanzo che Ammaniti riesce a cogliere la luce che li anima e che ce li rende familiari fino a farceli amare. Nella cieca brutalità della vita o nella sua tragicomica normalità, sono anche loro creature che cercano il proprio dio.
Per chi ama lo stile particolare di Ammaniti, questo romanzo è decisamente piacevole, forse più "maturo"� dei precedenti, ma senza perdere la verve e le peculiarità che caratterizzano le sue storie e i suoi protagonisti. Decisamente più difficile da leggere di Io non ho paura e più simile a Ti prendo e ti porto via non è comunque il mio genere preferito.
In una pianura zuppa di pioggia, in una landa ai margini di tutto, dove i campi e i fiumi si mischiano con i capannoni, le villette con il prato davanti e i concessionari di automobili, vivono un padre e un figlio. Rino e Cristiano Zeta. Uniti da un amore viscerale che si nutre di sopraffazione e violenza. Tirano avanti un'esistenza orgogliosa insieme a un paio di balordi: Quattro Formaggi, rimasto strano dopo un incidente con i fili dell'alta tensione, e Danilo Aprea, abbandonato dalla moglie e segnato dalla perdita della figlia. Un giorno decidono che è arrivato il momento di dare una svolta alle loro vite. Il piano è semplice: scassinare un bancomat.
I protagonisti di questa fiaba apocalittica si ritrovano così in una notte di tempesta, affollata di fantasmi e rimorsi, in cui i fiumi straripano e il fango sembra seppellire ogni speranza. Ma dalle tenebre emerge una ragazzina bionda che sprigiona una forza oscura e finisce per cambiare per sempre i loro destini.
Eppure è proprio nel buio delle aspirazioni dei personaggi che popolano il romanzo che Ammaniti riesce a cogliere la luce che li anima e che ce li rende familiari fino a farceli amare. Nella cieca brutalità della vita o nella sua tragicomica normalità, sono anche loro creature che cercano il proprio dio.
Per chi ama lo stile particolare di Ammaniti, questo romanzo è decisamente piacevole, forse più "maturo"� dei precedenti, ma senza perdere la verve e le peculiarità che caratterizzano le sue storie e i suoi protagonisti. Decisamente più difficile da leggere di Io non ho paura e più simile a Ti prendo e ti porto via non è comunque il mio genere preferito.
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