zaratia
Sideshow
Attendendo di terminare il poco digeribile "L'uomo che corre" parlo qui di uno dei pochi libri di Grossman che si legge facilmente.
"Al piccolo Nono, in occasione del suo tredicesimo compleanno, viene offerto un viaggio per Haifa a far visita a un vecchio zio. Organizzano il viaggio il padre, un celebre detective che ha preso il posto della madre, scomparsa quando Nono era in tenera età. Ma il ragazzo non arriverà mai a destinazione, perchè appena iniziato, il viaggio si trasforma in una fantastica avventura al fianco di Felix, un ladro internazionale che lo rapisce e, a bordo di una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere Lola, primattrice del Teatro Nazionale. Chi sono in realtà questi strani personaggi? Perchè sanno tante cose di Nono? Come fanno a conoscere la vera storia di sua madre? Nello scoprirlo, Nono capirà presto di non essere vittima di un rapimento, e ciò che inizialmente era sembrata una fuga rocambolesca si trasforma in un viaggio meraviglioso alla ricerca di se stesso. Esistono grandi libri che, pensati come narrativa per l'infanzia, sono stati in realtà adottati dagli adulti. "Ci sono bambini a zigzag" appartiene a questa categoria. Scritto con un linguaggio fantasioso e immaginifico, divertente come può esserlo un'imprevedibile fiaba, è un romanzo che mostra il lato fabulatorio di Grossman, l'invenzione di un mondo attraverso gli occhi di un singolare ragazzino. Perchè "ci sono persone rotonde, ci sono bambini a forma di triangolo e ci sono... bambini a zigzag".
Il romanzo è davvero bello e coinvolgente, una bella favola moderna... Un Grossmann atipico e sorprendente.
"Al piccolo Nono, in occasione del suo tredicesimo compleanno, viene offerto un viaggio per Haifa a far visita a un vecchio zio. Organizzano il viaggio il padre, un celebre detective che ha preso il posto della madre, scomparsa quando Nono era in tenera età. Ma il ragazzo non arriverà mai a destinazione, perchè appena iniziato, il viaggio si trasforma in una fantastica avventura al fianco di Felix, un ladro internazionale che lo rapisce e, a bordo di una favolosa Bugatti, lo porta a conoscere Lola, primattrice del Teatro Nazionale. Chi sono in realtà questi strani personaggi? Perchè sanno tante cose di Nono? Come fanno a conoscere la vera storia di sua madre? Nello scoprirlo, Nono capirà presto di non essere vittima di un rapimento, e ciò che inizialmente era sembrata una fuga rocambolesca si trasforma in un viaggio meraviglioso alla ricerca di se stesso. Esistono grandi libri che, pensati come narrativa per l'infanzia, sono stati in realtà adottati dagli adulti. "Ci sono bambini a zigzag" appartiene a questa categoria. Scritto con un linguaggio fantasioso e immaginifico, divertente come può esserlo un'imprevedibile fiaba, è un romanzo che mostra il lato fabulatorio di Grossman, l'invenzione di un mondo attraverso gli occhi di un singolare ragazzino. Perchè "ci sono persone rotonde, ci sono bambini a forma di triangolo e ci sono... bambini a zigzag".
Il romanzo è davvero bello e coinvolgente, una bella favola moderna... Un Grossmann atipico e sorprendente.
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