Blueberry
Chocoholic Libridinosa
"Nel signorile palazzo di rue de Grenelle, già reso celebre dall'"Eleganza del riccio", monsieur Arthens, il più grande critico gastronomico del mondo, il genio della degustazione, è in punto di morte. Il despota cinico e tremendamente egocentrico, che dall'alto del suo potere smisurato decide le sorti degli chef più prestigiosi, nelle ultime ore di vita cerca di recuperare un sapore primordiale e sublime, un sapore provato e che ora gli sfugge, il Sapore per eccellenza, quello che vorrebbe assaggiare di nuovo, prima del trapasso. Ha così inizio un viaggio gustoso e ironico che ripercorre la carriera di Arthens dall'infanzia ai fasti della maturità, attraverso la celebrazione di piatti poveri e prelibatezze haute cuisine. A fare da contrappunto alla voce dell'arrogante critico c'è la nutrita galleria delle sue vittime (i familiari, l'amante, l'allievo, il gatto e anche la portinaia Renée), ciascuna delle quali prende la parola per esprimere il suo punto di vista su un uomo che, tra grandezze pubbliche e miserie private, sembra ispirare solo sentimenti estremi, dall'ammirazione incondizionata al terrore, dall'amore cieco all'odio feroce. Anche in questo romanzo d'esordio Muriel Barbery racconta, assieme ai piaceri e alle tenerezze della vita, l'arroganza e la volgarità del potere (in un ambiente spietato dove - è cronaca di questi anni - un cuoco si uccide perché ha perso una stella Michelin). "
Ho ancora "addosso" l'entusiamo che mi ha lasciato la lettura de L'eleganza del riccio, appena ho visito questo libro, non ho resistito, il titolo già mi invitava... l'acquisto è stato compulsivo.
I personaggi li ritroviamo tutti -o quasi- e lo stile narrativo è quello già letto.
Ognuno con il proprio sentimento verso il personaggio principale, decisamente non amato -se non dalla moglie!-, nonchè la ricerca di Arthens di quel qualcosa che troverà solo in punto di morte.
Mi è piaciuto molto anche questo libro, letto in pochi giorni. Il personaggio di Arthens è odioso, ma poetico quando si lascia trasportare nella descrizione dei suoi ricordi "olfattivi/gustativi".
Adoro l'abbinamento lettura/cucina, sono molto olfattiva e perciò mi piace soffermarmi su come una persona può interpretare a modo proprio determinate cose.
Voto 4/5
riporto qua un breve passo che mi è piaciuto:
"Il profumo intenso del tiglio sul far della sera è un rapimento estatico che si imprime in noi in modo indelebile e, nel cuore della gioia di vivere, traccia un solco di felicità che nemmeno tutta la dolcezza di una sera di luglio potrebbe spiegare. Un profumo da inspirare a pieni polmoni del ricordo."
Ho ancora "addosso" l'entusiamo che mi ha lasciato la lettura de L'eleganza del riccio, appena ho visito questo libro, non ho resistito, il titolo già mi invitava... l'acquisto è stato compulsivo.
I personaggi li ritroviamo tutti -o quasi- e lo stile narrativo è quello già letto.
Ognuno con il proprio sentimento verso il personaggio principale, decisamente non amato -se non dalla moglie!-, nonchè la ricerca di Arthens di quel qualcosa che troverà solo in punto di morte.
Mi è piaciuto molto anche questo libro, letto in pochi giorni. Il personaggio di Arthens è odioso, ma poetico quando si lascia trasportare nella descrizione dei suoi ricordi "olfattivi/gustativi".
Adoro l'abbinamento lettura/cucina, sono molto olfattiva e perciò mi piace soffermarmi su come una persona può interpretare a modo proprio determinate cose.
Voto 4/5
riporto qua un breve passo che mi è piaciuto:
"Il profumo intenso del tiglio sul far della sera è un rapimento estatico che si imprime in noi in modo indelebile e, nel cuore della gioia di vivere, traccia un solco di felicità che nemmeno tutta la dolcezza di una sera di luglio potrebbe spiegare. Un profumo da inspirare a pieni polmoni del ricordo."