Verga, Giovanni - Storia di una capinera

RosaT.

Leghorn Member
Un calssico che non passa mai ... è decisamente triste ma pieno d'amore, sicuramente la trama la conoscete tutti ma ripetere non fa male ...

"Maria racconta ad una amica Marianna e conseguentemente racconta a noi lettori, le mille sfumature sentimentali che vive. Richiamata dal convento in famiglia si trova faccia a faccia con la sua vera vocazione la quale si manifesta con tutto il palpito della giovinezza, la sensualità del desiderio: è l'amore che si accende e si spegne come un lampo in un destino segnato..."

A me è piaciuto molto anche se è stato un di queli libri che ho letto anni fà sotto suggerimento dei prof. (solitamente i libri cosigliati a scuola non riscuotono successo ...)
 
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sì...l'ho letto davvero tanto tempo fa...ricordo poco...solo che qua e là ho pianto...heheh...dunque mi è piaciuto abbastanza...
 
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evelin

Charmed Member
Tristemente bello...anche io ogni tanto mentre lo leggevo mi commuovevo...

eh noi donne dall'animo sensibile... :)
 
In 2^ superiore sono stato costretto a leggere dalla prof di italiano "I Malavoglia", sempre di Verga. Beh, dato che sono veneto e non capisco il sicialiano, e soprattutto sono un po' ottimista nella vita, quel libro mi ha fatto assolutamente schifo, quindi non leggerò mai più nulla di Verga! :evil:
 

Loredana26

New member
è un testo che rileggo spesso.. esce un pò fuori dai canoni a cui vegra ci ha abituati.. si vede che è un suo romanzo giovanile.. quanti ricordi legati a questo libro..
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Poirot ha scritto:
In 2^ superiore sono stato costretto a leggere dalla prof di italiano "I Malavoglia", sempre di Verga. Beh, dato che sono veneto e non capisco il sicialiano, e soprattutto sono un po' ottimista nella vita, quel libro mi ha fatto assolutamente schifo, quindi non leggerò mai più nulla di Verga! :evil:

carissimo non puoi dire che che Verga fa schifo! prova a leggere Mastro Don Gesualdo, e poi un libro me lo devi, vero :wink:
 

FORTUNAlex

New member
All'esame di maturità, ho portato come mio cavallo di battaglia Verga di cui ho letto molti libri: storia di una capinera, mastro don Gesualdo, i malavoglia, le varie raccolte di novelle. Mi sono piaciuti tutti. Ai Malavogli forse ho preferito Mastro Don Gesualdo.
Ed è stato proprio grazie a Storia di una capinera, che ho scoperto Verga.
Certo Storia di una capinera, non rispecchia pienamente Verga, è uno dei romanzi giovanili, ma comunque è bello. Poi essendo donna ho capito ancora di più le sofferenze della povera Maria.
 
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labonsai

New member
Poirot ha scritto:
In 2^ superiore sono stato costretto a leggere dalla prof di italiano "I Malavoglia", sempre di Verga. Beh, dato che sono veneto e non capisco il sicialiano, e soprattutto sono un po' ottimista nella vita, quel libro mi ha fatto assolutamente schifo, quindi non leggerò mai più nulla di Verga! :evil:

Dire che Verga fa schifo è una bestemmiaaa!!! :shock: :shock: :shock: (e cmq è dato soggettivo, quindi di "a me ha fatto schifo).
A parte i suoi romanzi giovanili, magari poco rilevanti (ma che a me sono piaciuti lo stesso), la fase verista del Verga è stupenda. Il ciclo incompiuto dei vinti (con "I malavoglia" e "Mastro don Gesualdo") è triste e commovente... prova a leggerlo uscendo dalla "mentalità veneta", immergendoti nelle atmosfere di ignoranza e povertà che c'erano a quel tempo al sud.
 
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Dorylis

Fantastic Member
Una storia per animi sensibili, molto triste e dolce.. Il linguaggio utilizzato è semplice e affannato, rientri sin dall'inizio nell'ottica di questa povera ragazza, a cui viene negata la possibilità di amare..
So che Zeffirelli ne ha fatto un film.. Sono piuttosto curiosa di vederlo!


P.S. Verga rimane sempre Verga, ovvero un grande!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Una storia per animi sensibili, molto triste e dolce.. Il linguaggio utilizzato è semplice e affannato, rientri sin dall'inizio nell'ottica di questa povera ragazza, a cui viene negata la possibilità di amare..
So che Zeffirelli ne ha fatto un film.. Sono piuttosto curiosa di vederlo!


P.S. Verga rimane sempre Verga, ovvero un grande!

Purtroppo non ho letto il libro ma ricordo di avere visto il film, te lo consiglio, bello anche se ovviamente triste
 

ayla

+Dreamer+ Member
Una storia dolorosa, commovente, struggente e intima. Mentre lo leggevo più volte mi è capitato di chiedermi ma l'ha scritto un uomo?? Verga è stato veramente bravo nel descrivere i sentimenti e le emozioni di Maria in modo semplice e "genuino", senza artifici. Un libro che vale la pena leggere!!!
Non sapevo che ci fosse anche un film, proverò a cercarlo, m'incuriosisce!
 

Minerva

New member
Romanzo epistolare intenso e struggente che ha per protagonista Maria, costretta dalle circostanze a farsi suora.
E' una ragazza semplice e remissiva Maria che addossa su di sé tutte le colpe del mondo; è attaccata alla vita e alle piccole cose: al bosco, al panorama, alla natura, all'aria di montagna, all'intimità della vita domestica.
Non chiede la luna Maria; vorrebbe amare e sposare l'uomo di cui è innamorata.
Purtroppo non è questo il suo destino; non è ciò che la famiglia ha deciso per lei. Per Maria c'è il convento, c'è la sofferenza, c'è lo strazio di vedere dalla finestra della sua "prigione" la semplice quotidianità tanto agognata, a lei negata.
Maria, come una capinera chiusa in gabbia soffre e muore perché privata della sua libertà.
Il romanzo epistolare non è il mio genere preferito, ma dopo poche pagine me ne sono scordata completamente; e nonostante la narrazione sia decisamente angosciante, non si può non continuare a leggere fino in fondo, affezionandosi a Maria. :)
 

seldom94

New member
uno dei libri più belli che io abbia mai letto... lo consiglio a tutti... ho pianto per l'ingenuità, l'innocenza di Maria.
Verga è stato davvero un genio nel descrivere passo passo le fasi dell'innamoramento, le emozioni contrastanti che ne derivano, la vergogna e la felicità.
Credo lo leggerò di nuovo.. ci ho messo un paio d'ore l'altra volta ;) :idea:
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Libro bellissimo anche se la storia è tristissima.
Verga riesce sempre a coinvolgermi emotivamente. la storia di Maria che viene rinchiusa (perchè questa è la parola giusta) in monastero, commuove e fa riflettere.
 

Grantenca

Well-known member
L'ho letto non molto tempo fa, mentre altre opere del Verga (I malavoglia - Mastro don gesualdo - alcune novelle) le avevo lette in età giovanile perchè Verga era un "pallino" del mio professore di lettere che lo reputava il maggior scrittore italiano del suo tempo (e a mio avviso non era molto lontano dalla realtà). Pensavo quindi che questa fosse un opera minore ma mi sbagliavo grossolanamente. Il contrasto tra le illusioni della giovinetta, le sue prime emozioni amorose, il suo amore per la natura e il suo naturale desiderio di libertà, le gioie che solo può intravvedere e immaginare e il contrasto con la durissima realtà sono descritte dall'artista in modo mirabile e fanno di questa picoolo libro una grande opera, del tutto degna della grande considerazione dovuta a questo maestro siciliano.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
"Mi pare che qualcosa di funereo mi pesi sull'anima e che le mie membra siano inerti. Fra me e il mondo, la natura, la vita c'è qualcosa di più pesante di una lapide, più muto di una tomba.
E' uno spettacolo che atterrisce! la morte fra il rigoglio della vita, fra il tumulto delle passioni, il corpo che vede morire l'anima, la materia che sopravvive allo spirito"

"Come hanno potuto farmi discendere viva nella tomba, farmi rinunziare a tutti i beni di Dio, l'aria, la luce, la libertà, l'amore?"

"No, non è vero! quello strano mistero che si è compiuto non mi ha avvicinato a Dio...mi ha lanciato nel buio, nel vuoto, mi ha annichilito."
 

Holly Golightly

New member
La grandezza di uno scrittore è questa: non sono d'accordo affatto con quella sorta di messaggio, non credo così tanto nel fatalismo, i vinti mi fanno venir voglia di urlar loro di svegliarsi, ribellarsi, di far qualcosa!, ma, al tempo stesso, mi inchino davanti a una delle storie più commoventi e intime mai scritte.
Continuo ad avere la stessa idea di Verga che mi feci al liceo: semplicemente non sono d'accordo, ma è uno dei vanti della nostra cultura.
Storia breve, commovente, dolorosa, perché "triste" sarebbe un aggettivo così riduttivo... vien voglia di urlare a Maria di far qualcosa, di ribellarsi, di non accettare così sommessamente il suo destino. Eppure sono così pochi gli scrittori che riescono a muovere così tanto nell'animo di chi legge. È quella che chiamo "buona (e vera) letteratura", uno di quegli esempi più semplici, che stanno finendo nel dimenticatoio...
 
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