Lisistrata
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Richard è un giovane uomo che vive a Londra, ha un lavoro semi-fascinoso con qualche prospettiva, una bella fidanzata, una vita tutto sommato anche al di sopra della media finchè un giorno si imbatte in una ragazzina messa male, accartocciata su un marciapiede non che lui sia particolarmente buono o filantropo, ma qualcosa lo spinge ad aiutarla
e questo gesto lo porta in un mondo del tutto diverso, mirabolante per certo, magico perchè sotto Londra, come forse sotto ogni grande città esiste un altro mondo, duro e crudele, pieno di sorprese belle e brutte, di regole e paure che noi non conosciamo, ma se leggerete questo libro guarderete con occhi diversi le stazioni della metro ed i mendicanti che talvolta vi stazionano, e magari cercherete la città "di sotto" :wink:
in questo libro Gaimann molla dei e miti di "American Gods" e " I ragazzi di Anansi", la sua narrazione si fa europea, che per uno statunitense significa atmosfere e sensazioni più raccolte, forse claustrofobiche (ma noi europei siamo abituati ai piccoli spazi, no?), un immaginario molto.... molto a portata di piede
e questo gesto lo porta in un mondo del tutto diverso, mirabolante per certo, magico perchè sotto Londra, come forse sotto ogni grande città esiste un altro mondo, duro e crudele, pieno di sorprese belle e brutte, di regole e paure che noi non conosciamo, ma se leggerete questo libro guarderete con occhi diversi le stazioni della metro ed i mendicanti che talvolta vi stazionano, e magari cercherete la città "di sotto" :wink:
in questo libro Gaimann molla dei e miti di "American Gods" e " I ragazzi di Anansi", la sua narrazione si fa europea, che per uno statunitense significa atmosfere e sensazioni più raccolte, forse claustrofobiche (ma noi europei siamo abituati ai piccoli spazi, no?), un immaginario molto.... molto a portata di piede
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