Miller, Henry - Il colosso di Marussi

mado84

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Mentre la guerra si avvicina, Henry Miller si gode l'occasione di fare un viaggio in Grecia, la prima vera vacanza da vent'anni e forse l'ultima almeno per un lungo tempo. Si imbarca da Marsiglia alla volta del Pireo per raggiungere l'amico Lawrence Durrell che si trova a Corfù. Inizia così un'avventura alla scoperta di un mondo stupefacente, mitico, unico, dove gli si rivelano bellezza e miseria di un paese che è ancora un sacro recinto, con ritmi, tempi, riti tutti suoi. Di tappa in tappa, lo scrittore incontra gente diversa e di differenti nazionalità, fa conoscenza con un'umanità cangiante, e si confronta con tanti greci anche illustri. Ma soprattutto lo conquista la compagnia di Ghiorghios Katsimbalis, un uomo dal fisico taurino, ma agile come un leopardo e timido come una colomba, rude e insieme delicato, che lo affascina fin dal loro primo incontro ad Atene. Sarà proprio Katsimbalis, il colosso proveniente da Marussi, con i suoi discorsi dal fascino misterioso ad aiutare Miller a capire la natura e il carattere del greco, antico e moderno. Il tutto sullo sfondo di un paesaggio intriso di profumi, di spezie, di colori e di luce tipicamente ed eternamente greci.

Un libro davvero interessante. una lettura leggera ma allo stesso profonda, in grado di fare riscoprire molti valori che purtroppo oggi sono andati persi. lo consiglio a tutti
 

zolla

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un'opera piuttosto interessante,che dimostra le qualità letterarie di miller al di là della letteratura erotica,consigliato a chi andrà questa estate,beato lui,in grecia!
 

Smerdjakov

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lo sto leggendo

parto da una premessa che esula dal contesto del libro in sè, sia in questo libro che incubo ad aria condizionata non vi è traccia di vicende di natura erotica quindi mi domando perchè la feltrinelli insista a fare riferimenti sessuali in copertina

è come quando vai in libreria e chiedi qualcosa di miller, a prescindere dal libro di cui si tratti ti rispondono a si quello che parla di sesso, no dannazione no, è maledettamente limitativo e non è che perchè racconta delle sue avventure sessuali in tre quattro libri questi debbano essere necessariamente presenti persino sulla sua lista della spesa, è una bollatura che mi manda in bestia

detto ciò passo al libro, ( sebbene non l'abbia finito ma l'entusiasmo mi spinge a parlarne anzitempo) prosa e descrizioni sublimi, miller è il narratore dell'intangibile, dell'insondabile, è il narratore con licenza di descrivere l'interiorità e l'essenza delle cose, ciò che molti scrittori sul globo non si azzardano e non si sono azzardati nemmeno a pensare, nel suo genere è quasi unico

rispetto ai tropici però questi due libri di viaggio e l'ho già detto mi sembra sono si visionari ma al contempo più ancorati a un nocciolo duro, a un oggetto concreto, non troverete più deliri incomprensibili e gratuiti, qui sembra aver raggiunto una maturità ed una concretezza sia stilistica che concettuale

se leggete questo libro la voglia di visitare la Grecia diverrà in voi un desiderio irrefrenabile
 
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