Lispector, Clarice - Vicino al cuore selvaggio

Minerva6

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È stato per me il libro giusto al momento giusto.
Premetto che non conoscevo l'autrice, ml è capitata per Adotta un autore e ho scelto il titolo a caso, per rapporto costo basso/lunghezza medio breve.
Chi l'aveva proposta mi ha detto che è spesso associata alla mia amata Virginia (Woolf) e questo mi è bastato per decidere di leggerla. L'autrice è ucraina di nascita ma naturalizzata brasiliana ed aveva solo 19 anni quando quest'opera è statoa pubblicata nel 1942.
Il flusso di coscienza c'è ma non è affatto fastidioso, la storia è piuttosto chiara. Mi sono ritrovata in molte riflessioni della protagonista anche in quelle fatte in età e contesti diversi dal mio. Per fortuna sono quasi sempre capace di empatizzare con i personaggi, che siano umani o animali, maschili, femminili, fluidi, bambini o adulti, contemporanei o del passato riesco comunque a rapportare qualcosa di loro al mio vissuto ed è successo anche stavolta con enorme soddisfazione.
Di certo leggerò altro.
 
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Ho apprezzato molto la presenza dei capitoli, ognuno con il suo titolo. Appena riesco riporterò qualche citazione. Ce ne sono molte poetiche e profonde.
 
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Nel momento in cui cerco di parlare non solo non esprimo ciò che sento, ma quello che sento si trasforma lentamente in quello che dico. O, perlomeno, quello che mi fa agire non è di certo quello che sento, ma quello che dico.

Non mi amo a tal punto da amare le cose che mi piacciono. Amo ciò che desidero più di me stessa.

Io che non sono niente, datemi quello di cui ho bisogno. Dio, datemi quello di cui ho bisogno e che non so che cosa sia, la mia desolazione è profonda come un pozzo e dinanzi a me, e alla gente, io non mi sbaglio, venite a me nella sventura e la sventura è oggi, la sventura è sempre, io bacio i tuoi piedi e la polvere dei tuoi piedi, voglio dissolvermi in lacrime, dal più profondo vi chiamo, venite in mio aiuto che non ho peccati, dal più profondo vi chiamo e nulla mi risponde e la mia disperazione è asciutta come le sabbie del deserto e la mia perplessità mi soffoca...

... riuscirò a rompere tutti i no che esistono in me, proverò a me stessa che non c'è niente da temere, che tutto ciò che sarò ci sarà sempre dove c'è una donna con il mio principio, un giorno innalzerò dentro di me quello che sono, a un mio gesto si leveranno poderose le mie onde, acqua pura a sommergere il dubbio, la coscienza, io sarò forte come l'anima di un animale e quando parlerò saranno parole non pensate e lente, non leggermente sentite, non piene di voglia d'umanità, non il passato che corrode il futuro! Quel che dirò suonerà fatale e completo!...
 
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