Pnin
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Semplificando all'osso...
Una studentessa decisa, per una tesi ma anche per motivi familiari, ad andare a fondo a vicende oscure riguardanti i vecchi quadri del partito comunista di Bakù, andrà incontro - ignara - all'indagine di un giudice che indaga sull'omicidio di un imam (che risulterà essere praticamente il contrario di quel che pareva evidente).
Trama complessa con molti intrecci, molti personaggi approfonditamente caratterizzati e introspettivi come un romanzo russo che si rispetti. Il tutto calato nel periodo finale dell'URSS, con le sue contraddizioni, i suoi timori, le sue strategie, molto ben resi attraverso i vari personaggi.
Alla fin fine non mi è dispiaciuto, anche se pure qui a tratti il linguaggio può infastidire e la trama di intrecci ne ha fin troppi, tanto che rischia di perdersi.
A mio avviso però, al di là dei gusti personali, denota un notevole talento.
Una studentessa decisa, per una tesi ma anche per motivi familiari, ad andare a fondo a vicende oscure riguardanti i vecchi quadri del partito comunista di Bakù, andrà incontro - ignara - all'indagine di un giudice che indaga sull'omicidio di un imam (che risulterà essere praticamente il contrario di quel che pareva evidente).
Trama complessa con molti intrecci, molti personaggi approfonditamente caratterizzati e introspettivi come un romanzo russo che si rispetti. Il tutto calato nel periodo finale dell'URSS, con le sue contraddizioni, i suoi timori, le sue strategie, molto ben resi attraverso i vari personaggi.
Alla fin fine non mi è dispiaciuto, anche se pure qui a tratti il linguaggio può infastidire e la trama di intrecci ne ha fin troppi, tanto che rischia di perdersi.
A mio avviso però, al di là dei gusti personali, denota un notevole talento.