Il criminologo Milo Severi si trova coinvolto in una nuova indagine: Vittoria, una sua ex, non crede che la sorella minore, Nadia, sia morta per una disattenzione sul lavoro e alcuni messaggi telefonici sembrerebbero darle credito. Le strade intraprese sembrano non portare a nulla, eppure Milo ha la sensazione che qualcosa gli sfugga. Non trova però adeguato supporto nei suoi abituali compagni d’indagine e vorrebbe rinunciare, ma non è da lui promettere e non mantenere; decide quindi di indagare da solo, cosa non facile per chi ha sempre avuto timore di rivivere gli orrori della sua adolescenza.
Un libro gradevole e, in fondo, piacevole da leggere, soprattutto per la presenza costante di Napoli, città che amo. Tuttavia la trama non mi è rimasta particolarmente impressa e non mi ha fatto venire voglia di recuperare i romanzi precedenti… Ciò che posso dire, però, è che Vitagliano ha, senz’ombra di dubbio, una grande capacità descrittiva: alcune scene, sapori, persino scorci di Napoli che non ho mai visto mi sono rimasti e mi tornano in mente di quando in quando, così come descritti in queste pagine.
Un libro gradevole e, in fondo, piacevole da leggere, soprattutto per la presenza costante di Napoli, città che amo. Tuttavia la trama non mi è rimasta particolarmente impressa e non mi ha fatto venire voglia di recuperare i romanzi precedenti… Ciò che posso dire, però, è che Vitagliano ha, senz’ombra di dubbio, una grande capacità descrittiva: alcune scene, sapori, persino scorci di Napoli che non ho mai visto mi sono rimasti e mi tornano in mente di quando in quando, così come descritti in queste pagine.