Powers, Richard - Tre contadini che vanno a ballare

MonicaSo

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Al centro della narrazione è una fotografia scattata dal fotografo August Sander nel 1914 a tre giovani che si recavano a un ballo campestre. Uomini comuni consegnati al futuro e immortalati nei loro ultimi momenti d'innocenza, alle soglie della Grande guerra. Alle loro vicende, narrate attraverso le calamità del secolo, si affiancano due storie dell'America di oggi. Nella prima il giovane narratore, vista la foto in un museo, è ossessionato dal desiderio di scoprire il mistero delle sue origini. Nella seconda il redattore di una rivista trova una copia della foto fra i ricordi di famiglia ed è costretto a scavare nel suo passato. I tre contadini tornano a vivere di vita propria in una dimensione mitologica all'interno della storia del XX secolo.

Ho impiegato quasi due mesi per leggere questo romanzo e arrivata alla fine ho capito che è stato un problema di aspettative, le mie, che sono rimaste deluse.
Credevo di trovare la storia di tre contadini, immortalati in una foto famosa da un bravo fotografo; ho trovato ben tre storie intrecciate (ho fatto fatica a seguire il corso di tutte e tre) e diversi saggi (tra i quali l'unico che mi è interessato veramente è stato quello su Sarah Bernard).
Ovunque ho letto elogi per questo autore (questa è la sua prima opera, sarà maturato successivamente o avrà continuato a scrivere con questo stile?), io sinceramente non sono riuscita a capirlo e di conseguenza neanche ad apprezzarlo pienamente.
 
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