isola74
Lonely member
Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po’ di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. ..... Il quadro è quello di un uomo in fuga. Ma una fuga lunga, senza fine, se non fosse stato per quell’urto in montagna. Per vederci chiaro bisogna indagare nel passato, andando il più a fondo possibile..... (dalla quarta di copertina)
Rocco Schiavone è come un vecchio amico che non vedi ta tempo e ogni volta è una festa.
L'indagine questa volta è molto complessa, anche perché ad essa se ne affianca un'altra, più personale, che lo porterà a interrogarsi anche sul senso della propria vita, sulla paura e sul coraggio. Alla fine del libro non trovi tutte le risposte, e resti col sorriso a metà.
Consigliatissimo, ma solo a chi ha letto (e amato) tutti gli altri volumi, non avrebbe senso iniziare da qua.
Rocco Schiavone è come un vecchio amico che non vedi ta tempo e ogni volta è una festa.
L'indagine questa volta è molto complessa, anche perché ad essa se ne affianca un'altra, più personale, che lo porterà a interrogarsi anche sul senso della propria vita, sulla paura e sul coraggio. Alla fine del libro non trovi tutte le risposte, e resti col sorriso a metà.
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