qweedy
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Harlem, anni Settanta. "Attraverso gli occhi di Tish, una diciannovenne bella e innamorata, conosciamo Fonny, il giovane scultore da cui aspetta un figlio. I due sono cresciuti insieme, nello stesso quartiere, insieme hanno giocato, si sono rincorsi, si sono innamorati. Tish e Fonny avevano programmato di sposarsi ma Fonny viene accusato ingiustamente di aver stuprato una donna portoricana. Unico nero in un confronto all'americana, viene riconosciuto colpevole e incarcerato. Fonny è innocente eppure spetta a lui e alla sua famiglia dimostrare - "e pagare per dimostrare" - la sua innocenza. Tish tenta con ogni mezzo di sostenere l'uomo che ama mentre la gravidanza diventa sempre più visibile.
Ci sono la rabbia e il dolore, ma sopra ogni altro sentimento a dominare è l'amore - l'amore potente di una donna per il suo uomo e l'amore avvolgente di una famiglia disposta a tutto per fare fronte comune nelle difficoltà."
Da "Se la strada potesse parlare" è stato tratto l'omonimo film di Barry Jenkins.
Postfazione (eccellente) di Joyce Carol Oates.
Se la strada potesse parlare (If Beale Street could talk) è uscito nel 1974, ma è un romanzo attualissimo per gli argomenti trattati, per stile, per la immutata freschezza di una scrittura semplice, scarna e profonda al tempo stesso. uno spaccato reale della società americana degli anni Settanta. La voce narrante è Tish, diciannovenne afroamericana.
C'è un contrasto profondo tra la realtà ostile e razzista del mondo che circonda questi due ragazzi e la forza e la solidarietà della famiglia di Tish, che li sostiene e li difende con amore. Nonostante sia un romanzo sul razzismo, non c'è odio, ma speranza, umanità, fiducia, amore. Il messaggio che arriva è l'amore e la forza della famiglia, è l’amore come forza superiore a tutto, come forza motrice.
L’incontro tra la portoricana e la madre di Tish, che la raggiunge in Porto Rico per provare a ribaltare le sorti del processo, è uno dei momenti salienti del libro, un duello tra due vittime, fatto di parole e di silenzi.
Consigliatissimo, è un classico della letteratura americana.
“Mi dispiace averti sputato in faccia”. E mi ha dato una delle sue ciambelle.
Fonny andava a una scuola professionale dove insegnano ai ragazzi a fare ogni genere di cose schifose e inutili, come tavolini da gioco, poggiapiedi e cassettoni che mai nessuno comprerà perché chi compra mobili fatti a mano? I ricchi no. Dicono che quei ragazzi sono tonti. Ma la gente che gestisce queste scuole vuole assicurarsi che non diventino intelligenti: in realtà insegnano ai ragazzi a essere schiavi.
“Non era il povero negro di nessuno. E questo è un crimine in questo fottuto libero paese. Devi essere un povero negro: ed è stato quello che i poliziotti hanno deciso quando Fonny si è trasferito in centro”.
"Credo che non succeda troppo spesso che due persone possano ridere e anche fare l'amore, fare l'amore perché ridono, ridere perché stanno facendo l'amore. L'amore e il riso provengono dallo stesso luogo: ma solo in pochi ci vanno."
Ci sono la rabbia e il dolore, ma sopra ogni altro sentimento a dominare è l'amore - l'amore potente di una donna per il suo uomo e l'amore avvolgente di una famiglia disposta a tutto per fare fronte comune nelle difficoltà."
Da "Se la strada potesse parlare" è stato tratto l'omonimo film di Barry Jenkins.
Postfazione (eccellente) di Joyce Carol Oates.
Se la strada potesse parlare (If Beale Street could talk) è uscito nel 1974, ma è un romanzo attualissimo per gli argomenti trattati, per stile, per la immutata freschezza di una scrittura semplice, scarna e profonda al tempo stesso. uno spaccato reale della società americana degli anni Settanta. La voce narrante è Tish, diciannovenne afroamericana.
C'è un contrasto profondo tra la realtà ostile e razzista del mondo che circonda questi due ragazzi e la forza e la solidarietà della famiglia di Tish, che li sostiene e li difende con amore. Nonostante sia un romanzo sul razzismo, non c'è odio, ma speranza, umanità, fiducia, amore. Il messaggio che arriva è l'amore e la forza della famiglia, è l’amore come forza superiore a tutto, come forza motrice.
L’incontro tra la portoricana e la madre di Tish, che la raggiunge in Porto Rico per provare a ribaltare le sorti del processo, è uno dei momenti salienti del libro, un duello tra due vittime, fatto di parole e di silenzi.
Consigliatissimo, è un classico della letteratura americana.
“Mi dispiace averti sputato in faccia”. E mi ha dato una delle sue ciambelle.
Gli ho detto: “Mi dispiace averti colpito”. E poi non abbiamo più detto niente. Lui ha mangiato la sua ciambella e io la mia. La gente non lo crede dei ragazzi e delle ragazze di quell'età – la gente non crede molto e incomincio a sapere perché – ma in quel momento siamo diventati amici. O forse, e in effetti è la stessa cosa – un'altra cosa che la gente non vuole sapere – sono diventata la sua sorellina e lui mio fratello maggiore. Non gli piacevano le sue sorelle e io non avevo fratelli. E così siamo diventati, uno per l'altro, quello che l'altro non aveva.
Fonny andava a una scuola professionale dove insegnano ai ragazzi a fare ogni genere di cose schifose e inutili, come tavolini da gioco, poggiapiedi e cassettoni che mai nessuno comprerà perché chi compra mobili fatti a mano? I ricchi no. Dicono che quei ragazzi sono tonti. Ma la gente che gestisce queste scuole vuole assicurarsi che non diventino intelligenti: in realtà insegnano ai ragazzi a essere schiavi.
“Non era il povero negro di nessuno. E questo è un crimine in questo fottuto libero paese. Devi essere un povero negro: ed è stato quello che i poliziotti hanno deciso quando Fonny si è trasferito in centro”.
"Credo che non succeda troppo spesso che due persone possano ridere e anche fare l'amore, fare l'amore perché ridono, ridere perché stanno facendo l'amore. L'amore e il riso provengono dallo stesso luogo: ma solo in pochi ci vanno."