Lee, Mirinae - Le otto vite di una centenaria senza nome

estersable88

dreamer member
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Tre parole per riassumere la propria esistenza. È l'invito che un'impiegata della casa di riposo rivolge ai residenti per raccontare la loro vita. A quasi cento anni, Mook Miran pensava che avrebbe portato i suoi segreti nella tomba, invece quell'estranea le sta offrendo l'occasione per fare finalmente pace col proprio passato. Tre parole, però, non le bastano, e ne sceglie sette: schiava, artista della fuga, assassina, terrorista, spia, amante. E madre. Perché altrettante sono le vite che ha vissuto, le identità che ha dovuto assumere. Sotto lo sguardo attonito di quella che chiama affettuosamente «la sua biografa», la signora Mook parla della fame e delle privazioni che ha sofferto nascendo in una Corea occupata dall'esercito giapponese; delle tragedie che ha affrontato durante la Seconda guerra mondiale; delle scelte terribili che ha sostenuto per superare le tempeste di anni densi e implacabili; delle persone che ha imbrogliato e di quelle che ha ucciso. Non importa quale difficoltà le sia stata messa di fronte, lei ha sempre trovato la forza di sopravvivere, anche a rischio di pagare un prezzo altissimo. A poco a poco, dalle sue storie emerge la figura di una donna enigmatica e camaleontica, capace di adattarsi a ogni situazione, di combattere con efferata ferocia e di amare col trasporto assoluto di chi teme il rimpianto più della morte. Una donna che non si arrende davanti alle avversità e che affronta il destino a testa alta e alle sue condizioni. Anche quando arriva il momento di sciogliere il mistero della sua ottava e ultima vita... Grazie alla sua prosa al tempo stesso lirica e spietata, Mirinae Lee tratteggia una protagonista unica e dal fascino irresistibile, un enigma che il lettore è chiamato a risolvere ricomponendo i tasselli di una storia luminosa e travolgente, che arriva dritta al cuore.


Libro complesso, con molti intrecci, storie, controstorie, metastorie. Lettura certamente impegnativa, ma interessante e non scontata.
 
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velvet

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Una storia, o tante storie, di sofferenza e resistenza e trasformazione. Ispirato a vicende e testimonianze vere anche se romanzato. A tratti molto crudo e duro, a tratti sognante. La narrazione è su molti piani temporali e quindi toglie continuità alla storia, in modo forse eccessivo e credo che sia questo a rendere a volte la lettura complicata, ma probabilmente legare tutte quelle vicende in un'unica storia avrebbe reso la cosa troppo rocambolesca. Comunque l'ho apprezzato soprattutto perchè mi ha fatto conoscere vicende storiche poco conosciute nel nostro mondo occidentale.
 

ommyc

New member
Una storia, o tante storie, di sofferenza e resistenza e trasformazione. Ispirato a vicende e testimonianze vere anche se romanzato. A tratti molto crudo e duro, a tratti sognante qui. La narrazione è su molti piani temporali e quindi toglie continuità alla storia, in modo forse eccessivo e credo che sia questo a rendere a volte la lettura complicata, ma probabilmente legare tutte quelle vicende in un'unica storia avrebbe reso la cosa troppo rocambolesca. Comunque l'ho apprezzato soprattutto perchè mi ha fatto conoscere vicende storiche poco conosciute nel nostro mondo occidentale.

È interessante notare che ha scelto sette parole. Ognuna sembra rivelare una nuova sfaccettatura della sua personalità.
 
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