MonicaSo
Well-known member
Dopo il processo e il giudizio di Pilato, Gesù trascorre la sua ultima notte in cella, profondamente afflitto dalle incredibili testimonianze dei suoi miracolati. Nello spazio-tempo creato dalla inesauribile penna di Amélie Nothomb prende vita questo romanzo in prima persona in cui la figura più universalmente nota al mondo occidentale, ma anche la più oscura, racconta di sé sulla soglia della propria morte. Ne viene fuori una preghiera urlata come un tributo alla vita, come un inno alla fragilità dell’umano, alla gioia del corpo, all’abbandono dei sensi, alla paura, alla sofferenza, alla compassione, a quella strana cosa che si chiama amore.
Secondo me Amélie questa volta esagera un pochino e parla con la voce di Gesù Cristo, si immedesima in lui, nelle ultime ore della sua vita terrena.
Ho trovato eccessivamente presuntuosa questa idea di poter scrivere tutto come se conoscesse i pensieri reali o fosse entrata nella testa di un altro... anche perché in realtà le inesattezze in questo libro ci sono, e più di una.
Ma Amélie è fatta così e i suoi ammiratori la amano a prescindere dalle sue bizzarrie.
Ho letto che Sete è stato giudicato un romanzo eretico e poetico. A me non è sembrato "eretico", ma semplicemente "fastidioso", in merito all'argomento; in quanto alla poesia... diciamo che l'ho trovato commovente in alcuni punti: la morte causata dalla crudeltà degli uomini non può lasciare indifferenti.
Che voto ho dato a questa mia lettura?
2 su 5... e il motivo lo scrive la Nothomb stessa circa a metà libro: "...non c’è nulla di più irritante di chi con il pretesto di amarvi si arroga il diritto di conoscervi profondamente"... e allora Amélie: perché lo hai fatto?
Secondo me Amélie questa volta esagera un pochino e parla con la voce di Gesù Cristo, si immedesima in lui, nelle ultime ore della sua vita terrena.
Ho trovato eccessivamente presuntuosa questa idea di poter scrivere tutto come se conoscesse i pensieri reali o fosse entrata nella testa di un altro... anche perché in realtà le inesattezze in questo libro ci sono, e più di una.
Ma Amélie è fatta così e i suoi ammiratori la amano a prescindere dalle sue bizzarrie.
Ho letto che Sete è stato giudicato un romanzo eretico e poetico. A me non è sembrato "eretico", ma semplicemente "fastidioso", in merito all'argomento; in quanto alla poesia... diciamo che l'ho trovato commovente in alcuni punti: la morte causata dalla crudeltà degli uomini non può lasciare indifferenti.
Che voto ho dato a questa mia lettura?
2 su 5... e il motivo lo scrive la Nothomb stessa circa a metà libro: "...non c’è nulla di più irritante di chi con il pretesto di amarvi si arroga il diritto di conoscervi profondamente"... e allora Amélie: perché lo hai fatto?