Simenon, Georges - Firmato Picpus

MonicaSo

Well-known member
In mezzo al brulichio della folla, l’impiegato fissa la cartella che gli sta aperta davanti. Con gesto meccanico ha posato l’occhialetto sulla carta assorbente e lo guarda con i suoi grossi occhi da miope. È allora che si verifica il fenomeno. Una delle lenti, fungendo da specchio, riflette le tracce di inchiostro che si sono asciugate sulla carta. Lui riesce a distinguere una parola: ucciderò. Osserva più attentamente e vede per intero la scritta originaria: «Domani, alle cinque di pomeriggio, ucciderò l’indovina. Firmato Picpus».

E da qui parte una nuova indagine di Maigret che riesce a capire, a dedurre, tutta la complicata storia incastrando lentamente, al suo solito, un piccolo tassello dopo l'altro.
Scorrono, al solito, fiumi di birra 🍺 (quella francese forse è più leggera?) e qualche buona pipata, panini al prosciutto e interrogatori infiniti...
C'è, in questo racconto, un giallo nel giallo, ma alla fine i casi si risolvono entrambi solo grazie alle riflessioni di Maigret (dotato delle stesse celluline grigie di Poirot).
Mi sarebbe piaciuto conoscere meglio la storia
del falso
Le Cloaguen: mi ha fatto molta tenerezza.
Bellissimo il finale: 《Maigret non l’ascolta nemmeno. Si infila in camera e si spoglia sospirando:
«Che idioti!... Ecco, la gente è troppo idiota...».
Fa gemere le molle del letto, affonda la testa nel cuscino e, già mezzo addormentato, mormora:
«D’altra parte, se non fosse così idiota, non ci sarebbe bisogno della polizia...».》

Anche la versione TV di questo giallo mi era piaciuta molto e me la ricordavo benissimo.

Consiglio sia il libro che lo sceneggiato: 5 stelle
 
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