Matsumoto, Seicho - La ragazza del Kyushu

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo romanzo è il racconto di un'ingiustizia e, da appassionata di noir, mi ha coinvolto moltissimo. Kiriko, una ragazza ventenne dell'isola di Kyushu, si reca a Tokyo per chiedere udienza a Kinzo Otsura, un noto avvocato penalista giapponese. Il fratello di Kiriko è stato accusato dell'omicidio di un'usuraia ma lei crede disperatamente nella sua innocenza. Vedendo che la ragazza non ha i soldi per pagare la parcella dello studio, Kinzo decide di non accettare il caso, nonostante le sue ripetute insistenze. Dietro la vicenda di un caso di omicidio si nasconde, da parte dell'autore, il bisogno di fare una critica sociale al sistema giudiziario giapponese dove chi non ha risorse economiche non ha diritto ad avere un processo equo. Il caso di omicidio viene sviscerato in modo scientifico attraverso articoli giornalistici, documenti processuali, intuizioni, deduzioni e prove oggettive. Lo stile narrativo è a tratti ridondante e a me questo aspetto piace moltissimo, si descrivono i fatti attraverso i punti di vista dei personaggi coinvolti, si analizzano quindi più volte i passaggi salienti della vicenda e i pensieri dei protagonisti, la loro coscienza. E' un romanzo fatto di contrasti: da un lato la freddezza dell'aspetto analitico e dall'altro le emozioni che emergono in modo improvviso. Nel finale c'è un ribaltamento che non mi aspettavo. Alcune coincidenze all'interno della storia sono state, dal mio punto di vista, leggermente inverosimili ma in caso contrario non ci sarebbe stato uno sviluppo e quindi erano necessarie.
 
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