MonicaSo
Well-known member
Nell'autunno del 1973 l'autore, in compagnia dello zoologo e naturalista George Schaller, percorse a piedi più di 250 miglia nel cuore della regione himalayana del Dolpo, l'ultimo baluardo rimasto dell'autentica civiltà tibetana. I due viaggiatori cercavano il leopardo delle nevi dell'Asia del nord, una creatura così poco avvistata da essere diventata quasi mitica. Pubblicato per la prima volta nel 1978, è il racconto di un viaggio avventuroso tra le gole profonde e le montagne del Tibet, ma è anche un racconto sulla vita e la morte, sul rapporto con la natura e sul senso dell'esistenza. Al viaggio e alla ricerca del mitico animale, si affianca un viaggio più significativo, quello alla ricerca dell'essenza della vita
Avevo delle aspettative, riguardo questa lettura che sono state largamente disattese. Mi aspettavo molte descrizioni naturalistiche, episodi legati ad avventure o incontri, mappe per rendere più chiaro il percorso, spiegazioni sulla vita nei villaggi man mano incontrati... e poi visto che il titolo tira in ballo il leopardo delle nevi, mi aspettavo di conoscere molti più aspetti di questo "gattone"... l'unico altro autore di viaggi che io abbia mai letto è Bryson e devo dire che mi è mancato molto il suo modo scanzonato di raccontare.
Non che manchino del tutto gli elementi che ho indicato ma l'autore ha preferito approfondire il viaggio dal punto di vista interiore, di ricerca / approfondimento della sua spiritualità buddista... salvo poi mostrarsi spesso maleducato, scostante, nervoso con i compagni di viaggio, mostrando praticamente quanto sia difficile essere coerenti con le proprie convinzioni di amore universale ecc ecc.
Avevo delle aspettative, riguardo questa lettura che sono state largamente disattese. Mi aspettavo molte descrizioni naturalistiche, episodi legati ad avventure o incontri, mappe per rendere più chiaro il percorso, spiegazioni sulla vita nei villaggi man mano incontrati... e poi visto che il titolo tira in ballo il leopardo delle nevi, mi aspettavo di conoscere molti più aspetti di questo "gattone"... l'unico altro autore di viaggi che io abbia mai letto è Bryson e devo dire che mi è mancato molto il suo modo scanzonato di raccontare.
Non che manchino del tutto gli elementi che ho indicato ma l'autore ha preferito approfondire il viaggio dal punto di vista interiore, di ricerca / approfondimento della sua spiritualità buddista... salvo poi mostrarsi spesso maleducato, scostante, nervoso con i compagni di viaggio, mostrando praticamente quanto sia difficile essere coerenti con le proprie convinzioni di amore universale ecc ecc.
Se poi decidete di leggere questo libro sappiate anche che troverete tante tante capre, qualche lupo, uno yeti, ma poco leopardo.