Redondo, Dolores - Prima del diluvio

estersable88

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Glasgow. Alla fine degli anni Sessanta un uomo ribattezzato dalla stampa "Bible John" uccise tre giovani donne, tutte con caratteristiche fisiche simili, adescate in un club notturno della città. L'assassino si presentava con un volto pulito e le carte giuste per convincere una ragazza a passare del tempo con lui, per poi stringerla nel suo abbraccio mortale. Non verrà mai arrestato. Quindici anni dopo Bible affolla ancora le pagine di cronaca nera, perché ogni tanto capita che un delitto mostri proprio la sua impronta. E l'investigatore Noah Scott Sherrington ne è ossessionato, convinto com'è di poterlo trovare, anche se nessuno ci scommette più. Ma non importa. La caccia non si deve fermare e in una notte di pioggia, sulla sponda limacciosa di un lago, Sherrington è davvero a un passo da lui, poi il cuore ha un'esitazione, cede, e l'investigatore non può andare oltre. Noah è cardiopatico e non dovrebbe condurre questo tipo di indagini. Eppure è solo da qui che la corsa per catturare il serial killer accelera e approda a Bilbao, dove sembra che Bible sia fuggito a bordo di un cargo partito dalla Scozia. È il 1983 e la città ignora ciò che si sta preparando: sono i giorni prima del diluvio, o meglio di un'alluvione che metterà in ginocchio una popolazione intera, ed è in queste ore che Sherrington e Bible consumeranno, forse, il loro ultimo duello. Ispirato a un vero, inquietante cold case della storia britannica, il nuovo romanzo di Dolores Redondo conferma il talento di questa autrice, fuoriclasse assoluta del crime europeo.

Dolores Redondo è un'autrice che mi piace molto: scrive divinamente, approfondisce, da un taglio particolare alle vicende che racconta. Sebbene questo suo ultimo libro sia diverso dai precedenti e mi sia piaciuto leggermente meno, l'autrice non si smentisce: racconta la storia di Bible John, un serial killer realmente esistito, partendo dai fatti, ma discostandosene e cambiando totalmente il punto di vista e lo scenario. Un bel thriller, un po' meno letterario, mistico o spirituale rispetto a quello a cui ci ha abituati, ma la Redondo non delude comunque.
 
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