Manzini, Antonio - Elp

qweedy

Well-known member
"Non si fa che parlare dell'ELP, l'Esercito di Liberazione del Pianeta. Il vicequestore Rocco Schiavone guarda con simpatia mista al solito scetticismo ai gesti clamorosi di questi disobbedienti che liberano eserciti di animali d'allevamento in autostrada. Semmai è incuriosito dal loro segno di riconoscimento che si diffonde come un contagio tra ragazze e ragazzi. La vera violenza sta però da un'altra parte e quando Rocco viene a sapere di una signora picchiata dal marito non si trattiene, «come una belva sfoga la sua rabbia incontenibile»: «un buon suggerimento» per comportamenti futuri. Solo che lo stesso uomo l'indomani viene trovato ucciso con un colpo di pistola alla fronte. Uno strano assassinio, su cui Schiavone deve aprire un'inchiesta da subito contorta da fatti personali (comici e tragici). Per quanto fortuna voglia che facciano squadra clandestinamente anche i vecchi amici senza tetto né legge di Trastevere, Brizio e Furio, che corrispondono al suo naturale sentimento contro il potere. Nel caso è implicata una società che sembra una pura copertura. Ma dietro questa copertura, qualcosa stride e fa attrito fino a bloccare completamente Rocco sull'orlo della soluzione del caso. Intanto crescono in aggressività gli atti dell'ELP fino a un attentato che provoca la morte di un imprenditore di una fabbrica di pellami. Indagando, Rocco si rende conto che forse, dal punto di vista della sensibilità ambientale, sullo stabilimento non c'è molto da ridire. Ma perché i «simpatici» ambientalisti sono giunti a tanto? ELP è particolarmente narrativa e mette sotto un unico segno due casi e due inchieste. Le riunisce lo sfondo di calda attualità sociale. Anche il brusco vicequestore è più ombroso e stanco, sente più acutamente quanto importante sia l'amicizia, e deve investire nell'indagine tutta la sua irruente e sincera passionalità, e tutta la tenerezza della sua invincibile malinconia."

Lo consiglio solo a chi ama il vice questore Rocco Schiavone. A me purtroppo non piace molto, non mi prende proprio. Sono arrivata alla fine con fatica.
 

MonicaSo

Well-known member
Mi piace tanto come scrive Manzini e ho letto tutta la serie di Rocco Schiavone... però do ragione a qweedy: anch'io ho fatto fatica a leggere questo nuovo episodio.
Due inchieste in una, questa volta, sono state troppa carne al fuoco.
 

isola74

Lonely member
Prendere in mano un nuovo libro di Rocco Schiavone è come incontrare un vecchio amico un po' burbero col quale non sempre vai d'accordo ma a cui vuoi bene e con il quale alla fine ti fa sempre piacere passare un po' di tempo.
Questo è quello che mi ha trasmesso questo libro... mi è piaciuto e soprattutto ho apprezzato il tentativo di rendere la storia più contemporanea possibile.
 

Fram52

New member
Avevo conosciuto Rocco Schiavone attraverso la serie televisiva, poi ho letto "Vecchie conoscenze", "Le ossa parlano" e "ELP". La mia impressione è che il personaggio del romanzo sia più antipatico di quello televisivo (anche se Marco Giallini è indubbiamente molto bravo nel ruolo): non so, mi sembra troppo aggressivo, a volte davvero cafone, verso gli indagati (e non solo...); avrà le sue attenuanti perché è perennemente inquieto e insoddisfatto, ma non è l'unico lavoratore cui accade. Mi spiace, ma a volte mi ricorda i caporali di Totò... Inoltre non ho apprezzato la sua simpatia verso l'ELP. Aspetto il prossimo libro, poi valuterò se proseguire o no. :(
 
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