Lackberg, Camilla - Il figlio sbagliato

estersable88

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A Fjällbacka è arrivato l’autunno e una fitta nebbia grigia si rifiuta di mollare la stretta sulla costa. Anche se la maggior parte dei turisti è già andata via, in paese sono in corso i preparativi per un’importante mostra fotografica: Rolf Stenklo, noto artista dello scatto, sta per esporre le sue opere più personali, e la curiosità per cosa svelerà l’allestimento è grande. Ma quando mancano solo due giorni all’inaugurazione, qualcuno entra nella galleria e lo uccide. Poco dopo, anche la casa del celebre scrittore Henning Bauer, candidato al premio Nobel per la letteratura in pieno blocco creativo, è sconvolta da un’aggressione brutale. Difficile non pensare che i crimini siano in qualche modo legati. Tanto più che i due uomini si conoscevano bene, essendo entrambi tra i fondatori del Blanche, un club culturale aperto a un ristretto numero di prescelti. Luogo di potere e contatti necessari a farsi strada nel cangiante mondo delle arti, il Blanche è una tappa obbligata per chiunque sulla scena svedese voglia ottenere fama e visibilità con un romanzo, una raccolta di poesie o un’installazione. Mentre le indagini di Patrik Hedström e della sua squadra procedono a fatica, Erica è alle prese con un nuovo libro. E nelle sue ricerche su un caso di omicidio che risale al 1980, riesce a trovare un collegamento proprio con il Blanche e le persone coinvolte negli eventi che hanno di recente scosso Fjällbacka. A riprova che l’eco delle menzogne risuona sempre a lungo.



Sono contenta. Sono contenta che, dopo anni e dopo svariate pubblicazioni discutibili, la Lackberg abbia deciso di tornare alla sua serie più famosa e – secondo molti lettori tra cui la sottoscritta – più bella. È stato un vero piacere ritrovare Erica Falk, Patrik Hedstrom e tutti gli altri personaggi di questa serie e riscontrare che sono come li ricordavo, per nulla in tono minore. Leggendo "Il figlio sbagliato" mi è parso quasi che il tempo non sia passato dall'ultimo romanzo, perché ho ritrovato la bravura della Lackberg nell'intrecciare eventi del presente con storie del passato e nel riuscire a conciliare in un equilibrio sempre perfetto scene di vita familiare e tematiche attualissime dal profondo impatto sociale. Un bel giallo che, stavolta, non va poi così indietro nel passato… si ferma al 1980 ed analizza un pregiudizio ancora tutto da superare.
 

MonicaSo

Well-known member
Ho aspettato 6 anni il ritorno di Patrick e Erica... quindi sono contenta a prescindere...
Il giallo, sinceramente, non mi è sembrato granché: mi ha ricordato un episodio della serie Cold Case... però la Lackberg scrive in un modo che mi cattura e ogni volta devo arrivare velocemente alla fine.
Ho dato 4 stelle (ma in parte è affetto)... e inizio già ad aspettare il prossimo
 
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