Sinoué, Gilbert - Il libro di zaffiro

fonte: ibs.it

Toledo 1487: un anziano rabbino, uno sceicco di mezza età e un giovane monaco francescano, affratellati dal giuramento fatto a un comune amico ebreo finito sul rogo, decidono di intraprendere un avventuroso viaggio alla ricerca di una misteriosa tavoletta di zaffiro, dove, a detta di chi l'ha avuta tra le mani, sono impresse le risposte di Dio agli interrogativi fondamentali che da sempre l'uomo si pone sulla propria esistenza. Nel corso del rocambolesco pellegrinaggio attraverso la Spagna di Ferdinando e Isabella i tre scamperanno per un pelo agli agguati degli eserciti cristiano e musulmano, si apriranno un varco tra le fitte maglie tese dell'Inquisizione, e troveranno il tempo di fare la conoscenza di uno stravagante marinaio genovese.

Mix secondo me molto ben riuscito di storia (l'ambientazione più che specifiche vicende storie) e finzione. Non mi è piaciuto quanto Il ragazzo di Bruges, ma Sinoué si è comunque rivelato molto bravo a scrivere, integrando una storia del tutto inventata in un periodo storico con qualche personaggio realmente esistito. Unica pecca di questo libro, almeno per me, è che è molto presente la religione, sottoforma di indizi che i protagonisti dovranno decifrare per arrivare al libro che da il titolo al romanzo. Per quanto il libro sia scritto bene, sono rimasto del tutto estraniato dalle loro ricerche, non potendole capire, come se li avessi accompagnati nel loro viaggio senza però poter mai dare il mio contributo nella loro ricerca, restando solo uno spettatore inerme. In alcuni punti ero del tutto annoiato dalle loro discussioni e non aspettavo altro che riuscissero a decifrare l'indizio di turno per arrivare alla prossima tappa.
Per il resto mi sono piaciuti l'ambientazione e lo stile di scrittura. Il finale me lo sarei aspettato un po' diverso, ma non posso dire che mi abbia deluso.

Voto: 3 stelle su 5