Machida, Sonoko - La casa del nespolo

estersable88

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Un romanzo delicato, dallo stile limpido, che intreccia dolore e rinascita e che vi colpirà al cuore.
A Yokohama, nel quartiere di Utsukushigaoka, c’è una casa con un grande nespolo. Le sue fronde rigogliose arrivano fino al primo piano, dai suoi frutti si ricavano unguenti, dalle foglie tè e infusi. Secondo la tradizione è un albero portafortuna, eppure qualche vicino un po’ pettegolo insinua il contrario: che ogni famiglia passata di lì sia stata infelice. Ma davvero una casa può determinare il destino di chi vi abita? All’interno di questa magica cornice si intrecciano le vicende di varie famiglie, con le loro gioie, sofferenze e incomprensioni. Ci sono Mihori e Yuzuru, che hanno appena aperto un salone da parrucchiere; Takako e Yoshiaki, tra infedeltà e nipoti in arrivo; Kanae e Yukari, amiche del liceo e adesso coinquiline; Tadakiyo e Chiyoko, che cercano a tutti i costi di avere un figlio. E poi c’è Nobuko, un’anziana signora, buffa e gioviale, che va sempre in giro con un cesto di vimini dal quale si affaccia la testolina di Gan-chan, la sua tartaruga. Cinque storie diverse ma ugualmente profonde e toccanti, legate da un filo invisibile: la riflessione su cosa sia la felicità e su come realizzare i propri sogni anche quando la vita ti mostra il suo lato più violento e ingiusto, specialmente se sei una donna.

Ad attirarmi inesorabilmente verso questo libro è stato prima di tutto il titolo: "La casa del nespolo" mi ha fatto pensare immediatamente ad un'altra casa del nespolo, quella di un classico della letteratura italiana che ho amato molto e che rimane tra i miei libri del cuore. Anche quella casa, a pensarci bene, fu testimone del dipanarsi delle vite e delle vicende dei suoi abitanti, esattamente come quella che – verrebbe da dire suo malgrado – è al centro di questo romanzo. Un romanzo fatto di tante storie tutte diverse, ma tutte accomunate da vari elementi: in primo luogo, tutte le famiglie che sono passate da quella casa nei decenni hanno dovuto attraversare un periodo di grande oscurità, di profonda riflessione su loro stesse e sulle loro priorità. Tutte ne sono poi venute fuori, raggiungendo un nuovo equilibrio e una ritrovata stabilità, ma hanno dovuto affrontare tempi duri. A vigilare su ciascuno di questi nuclei abitativi c'era lui, il nespolo frondoso che qualcuno, un giorno lontano, aveva piantato… perché? Lo scoprirete leggendo, così come leggendo conoscerete la misteriosa ed accomodante Nobuko, una vecchina ospitale ma severa che fa un po' da memoria storica, comitato di benvenuto e vigilante della casa, del quartiere e della felicità dei suoi abitanti. Storie diverse, ma tutte profonde e descritte con grande delicatezza, tatto, rispetto. Un percorso di catarsi, di liberazione che inevitabilmente passa per le scelte di ciascuno di noi. Quanto conta, infatti, il luogo in cui viviamo per determinare il nostro futuro? E quanto, invece, pesano le nostre scelte?
 
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