Knight, Bree - Invisible

Roberto89

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"Sei la mia stella.”

Quattro semplici parole che hanno avuto la capacità di distruggermi.
Quattro semplici parole che, sei anni fa, mi hanno portata a fidarmi di James Reyes.
Una canzone.
Un ballo.
Una notte.
È bastata una singola notte perché la mia vita cambiasse radicalmente.
E ora, eccomi qui, a New York, lontana circa tremila miglia dalla cittadina in cui vivevo, a cercare di sopravvivere al ricordo di James.
Lui che, tra un servizio fotografico e un altro, è sempre circondato da lusso, soldi e donne.
Dopo sei anni avrei dovuto essere in grado di dimenticarlo e andare avanti, se non fosse che, ogni singolo giorno, mi specchio in un paio di occhi color cioccolato.
Occhi dello stesso colore di quelli di James.
Ora lui è qui, a New York, pronto a scombussolare nuovamente la mia vita.
 

Roberto89

MODerato
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Sì, l'ho fatto. Ci sono cascato ancora. Il booktok mi ha preso al cappio.
Avevo "giurato" di non leggere più libri di questo genere, ma alla fine l'ho rifatto, confermando la mia precedente opinione: non sono libri per me.
Avevo già letto due libri fortemente consigliato da lettrici che recensiscono su tiktok (da qui il termine booktok), ed entrambi mi hanno deluso. Dall'idea che mi sono fatto sono libri che, nonostante abbiano un target più o meno ristretto (ragazzine o giovani donne a cui piace leggere storie d'amore in varie salse che rientrino in uno schema ben preciso), riescono anche a diventare bestseller nonostante siano poi anche molto scadenti in quanto a trama e profondità dei personaggi.

Ora che mi sono sfogato, veniamo al libro. L'autrice non si da arie in questo caso, ed è un romanzo autopubblicato, che dichiara apertamente il suo genere. Si tratta di una storia d'amore travagliata, in cui uno dei due è fortemente innamorato, l'altro invece passa da odio/cattiveria al vero amore. Non sarebbe neanche male come sottofilone del genere romance, se non fosse che i personaggi che ho incontrato finora in questi romanzi sono piuttosto banali, piatti, stereotipati. Anche la trama è spesso banale, creata apposta per riempire i vari passaggi che portano la trama dall'inizio alla fine.
A questo si aggiunge il sottogenere "spicy", ovvero piccante, che in questo romanzo si presenta sottoforma di interi capitoli in cui l'autrice descrive in modo molto esplicito scene di sesso. Grazie, ma non fa per me.
Non posso dire che l'autrice non sappia scrivere, lo stile mi è piaciuto, ma non sa raccontare, o almeno non nel modo che piace a me. Anche quando leggo fantasy o storie surreali, mi piace che i personaggi siano realistici, che abbiano profondità e significato, che le loro scelte abbiano un senso. Qui invece ciò che succede è guidato solo da un motivo: rendere la storia d'amore quanto più tormentata possibile, fino ad arrivare al lieto fine. I personaggi appartengono a uno stereotipo ben preciso, la trama è creata per far sì che rientri in uno schema prefissato (ad esempio amore proibito, da odio ad amore (e vero amore!), medical romance, e via dicendo.

A difesa di questi libri c'è da dire che non appartengo al target di lettori per cui sono scritti, sia per età che per genere. Alla fine se a una persona piace leggere queste storie, ben venga. A me non piacciono, e non voglio ripetere di nuovo l'esperienza.
 
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