Remarque, Erich Maria - La terra promessa

qweedy

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"Ludwig Sommer ha preso la decisione che ha salvato la sua vita: è fuggito dalla Germania, sottraendosi al regime nazista e raggiungendo New York come rifugiato tedesco, con un passaporto ebreo. Qui, come ogni emigrante, Ludwig deve rimboccarsi le maniche e ricostruire da zero la propria esistenza. Riuscirà a farlo trovando lavoro in una galleria come mercante d’arte. In breve, dinnanzi a lui si spalancano le porte della buona società newyorkese, in un turbinio di sontuosi ricevimenti, ristoranti costosi e appartamenti esclusivi. Tuttavia, i fantasmi del passato non smettono di tormentarlo e, nonostante la vita gli abbia riservato una seconda occasione di felicità, Ludwig non riesce a ritrovare la spensieratezza. I ricordi della fuga, dei mesi trascorsi nascosto in un museo belga e la terribile esperienza come prigioniero in un campo di concentramento tedesco, dove ha assistito a un feroce omicidio, tornano sempre a perseguitarlo, rischiando di minare tutto ciò che si è duramente conquistato…"

E' l'ultimo romanzo di Remarque, incompiuto, a cui lavorò a lungo in modo tormentato senza concluderlo, per cui è stata ricavata dal manoscritto e dagli appunti una interpretazione delle sue intenzioni.
Alla fine ci sono due pagine di appunti in cui Remarque annota in modo sintetico, come promemoria per se stesso, qualche ipotesi di finale per la sua storia.

La terra promessa è l'America, New York; il protagonista, tedesco e non ebreo, è un sopravvissuto, uno che si è salvato ma che porterà per sempre i segni di ciò che ha vissuto. Da emigranten si inventa mercante d'arte, ma è pervaso da un forte desiderio di vendetta, non solo per se stesso, ma anche per il padre. Non sappiamo come va a finire la storia, se la vendetta verrà messa in atto oppure no, ma forse è meglio così.

Consigliato a chi ama Remarque.
 
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