Come in Le correzioni e in Libertà, Franzen ci racconta i segreti di una famiglia americana, gli Hildebrandt. Un padre pastore moralista che predica bene e non razzola altrettanto bene, una madre che si porta dietro un passato di disturbi psichici e amori sbagliati, e quattro figli: Clem, studente universitario ormai lontano da casa e un po' tormentato; Becky, tipica ragazza americana da copertina, bella e brava; Perry, adolescente problematico, brillante e irrequieto, e il più piccolo, ancora bambino.
Franzen dà voce alternativamente ai genitori e ai tre figli più grandi, mostrando con efficacia, come suo solito, le sfaccettature dei protagonisti e dei rapporti all'interno della famiglia senza sconti o giudizi morali, seppur insinuando, come è umano, nel lettore sentimenti precisi rivolti a ciascuno di loro. Come al solito, moralmente nessuno si salva, o quasi. La vita della famiglia ruota intorno a Crossroads, associazione religiosa che dà il titolo al romanzo, fondata dal padre e poi passata in altre mani, della quale, a turno o contemporaneamente, tutti i figli hanno fatto parte, per motivi più o meno ideologici o etici
Molto bello, a parer mio migliore e più interessante del seppur profondo Libertà. I personaggi sono incoerenti come gli esseri umani reali, ma coerenti con l'immagine che il lettore si crea di loro; l'animo umano viene scandagliato senza pietà con lo stile tipico dell'autore, analitico, introspettivo ed empatico.
Franzen dà voce alternativamente ai genitori e ai tre figli più grandi, mostrando con efficacia, come suo solito, le sfaccettature dei protagonisti e dei rapporti all'interno della famiglia senza sconti o giudizi morali, seppur insinuando, come è umano, nel lettore sentimenti precisi rivolti a ciascuno di loro. Come al solito, moralmente nessuno si salva, o quasi. La vita della famiglia ruota intorno a Crossroads, associazione religiosa che dà il titolo al romanzo, fondata dal padre e poi passata in altre mani, della quale, a turno o contemporaneamente, tutti i figli hanno fatto parte, per motivi più o meno ideologici o etici
Molto bello, a parer mio migliore e più interessante del seppur profondo Libertà. I personaggi sono incoerenti come gli esseri umani reali, ma coerenti con l'immagine che il lettore si crea di loro; l'animo umano viene scandagliato senza pietà con lo stile tipico dell'autore, analitico, introspettivo ed empatico.