King, Stephen - L'uomo vestito di nero

Ondine

Logopedista nei sogni
Questo è un racconto brevissimo ma che ha un significato simbolico che io ricerco spesso in una lettura.
La vicenda è ambientata nel Maine dell'anno 1914, un bambino di nove anni si reca nella foresta a pescare, di questa terra King dirà: "È un luogo ricco di saggezza indiana, di terreno roccioso che rende difficile la crescita delle cose e incredibili livelli di povertà". La vicenda si svolge in pieno giorno, con un fiume pieno di trote così grandi che raggiungono il grottesco, l'inquietante. Nonostante i suoi genitori gli abbiano proibito di andare oltre la biforcazione del fiume, il nostro piccolo protagonista va sempre più in profondità, in questo senso la biforcazione sembra essere il libero arbitrio di obbedire o no alle regole.
L'uomo vestito di nero potrebbe essere la personificazione del senso di colpa del piccolo Gary per essere sopravvissuto al fratello e l'ape l'allegoria del caso, della fatalità.
Molto commovente la parte dedicata alla madre e al cagnolino che guardano Gary allontanarsi e provano per questo uno stato di preoccupazione.
Il padre è una figura rassicurante e che sa comprendere le paure inconsce di suo figlio. Il racconto è arricchito dalle illustrazioni di Ana Juan che usa prevalentemente il bianco, il nero, il rosso. Un racconto brevissimo ma denso e le illustrazioni accentuano secondo me l'aspetto onirico del racconto. L'uomo vestito di nero è un sogno interpretabile come elaborazione di un lutto? Io l'ho letta così.
 
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